Imperia, caso Zappulla e protesta degli studenti. Una lettrice: «Questa mattina hanno rivendicato i loro diritti di cittadini»

2 maggio 2019 | 16:38
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Imperia, caso Zappulla e protesta degli studenti. Una lettrice: «Questa mattina hanno rivendicato i loro diritti di cittadini»
Imperia, caso Zappulla e protesta degli studenti. Una lettrice: «Questa mattina hanno rivendicato i loro diritti di cittadini»
Imperia, caso Zappulla e protesta degli studenti. Una lettrice: «Questa mattina hanno rivendicato i loro diritti di cittadini»

«Ritengo anche doveroso esprimere solidarietà e stima nei confronti del Vice Preside»

Imperia. In merito alla protesta, avvenuta questa mattina, degli studenti dell’istituto Ipsia-Marconi per conoscere il futuro della scuola e della loro preside Anna Rita Zappulla, arrestata la sera del 13 aprile scorso con l’accusa di peculato (poi derubricata in peculato d’uso dal giudice) dai carabinieri di Imperia, ci scrive una lettrice:

«Come cittadina desidero esprimere solidarietà e stima nei confronti degli studenti dell’Istituto Ipsia Marconi di Imperia per la più che giustificata manifestazione di protesta con la quale questa mattina hanno rivendicato i loro diritti di studenti e, cosa ancor più significativa, la loro maturità di cittadini. I fatti che hanno portato a questo sono ben noti e hanno causato all’Istituto Professionale al quale hanno affidato la loro preparazione nella prospettiva di un futuro lavorativo, un danno di immagine del quale ritengo che la responsabile debba rispondere alla Giustizia, che farà il suo corso, ma anche alle famiglie degli studenti che hanno affidato i loro ragazzi ad un Istituto che, per la qualità dell’insegnamento e la professionalità sempre dimostrata, ha meritato la loro fiducia.

A causa di quanto malauguratamente accaduto, tutto questo viene messo motivatamente in discussione e non certo per colpa dei servizi giornalistici e televisivi che hanno ampiamente illustrato la vicenda. Ritengo anche doveroso esprimere solidarietà e stima nei confronti del Vice Preside arbitrariamente estromesso da chi, se avesse solo un po’ di dignità e correttezza, avrebbe dovuto autosospendersi dall’incarico, in attesa delle decisioni del Provveditore e del giudizio del Tribunale di Imperia circa la liceità del suo operato».