Il ‘Parmurelu d’Oru’ a Ferruccio e Matteo Carassale. «Bordighera capisci che è unica quando ti manca»

14 maggio 2019 | 12:00
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Il ‘Parmurelu d’Oru’ a Ferruccio e Matteo Carassale. «Bordighera capisci che è unica quando ti manca»
Il ‘Parmurelu d’Oru’ a Ferruccio e Matteo Carassale. «Bordighera capisci che è unica quando ti manca»
Il ‘Parmurelu d’Oru’ a Ferruccio e Matteo Carassale. «Bordighera capisci che è unica quando ti manca»
Il ‘Parmurelu d’Oru’ a Ferruccio e Matteo Carassale. «Bordighera capisci che è unica quando ti manca»
Il ‘Parmurelu d’Oru’ a Ferruccio e Matteo Carassale. «Bordighera capisci che è unica quando ti manca»

Presentato anche il diorama realizzato da Fulvio Debenedetti che rappresenta Bordighera nel 1900

Bordighera. «Ricevere un premio dalla città di Bordighera è un onore, ma se si chiama Parmurelu d’oru l’onore è ancora maggiore poiché io la mia carriera fotografia l’ho iniziata proprio con il parmurelu». Lo ha detto, emozionantissimo, Ferruccio Carassale, il fotografo professionista insignito, insieme al figlio Matteo, del premio ‘Parmurelu d’oru‘ giunto alla sua dodicesima edizione.

«Sono passato alla fotografia professionistica grazie a un servizio che ho fatto sui parmureli da fotografo amatore – ha raccontato Ferruccio – Avevo iniziato a fotografare il lavoro dei fratelli Palmero e di Luciano Traverso (noti parmurà, ndr) finché un giorno mi sono trovato un buon materiale e la biblioteca di Bordighera, nel 1993, mi ha chiesto se si poteva fare una mostra e così e stato». A visitare la mostra, anche un giornalista di Gardenia (rivista cartacea specializzata in botanica). «Gli è piaciuta – ricorda il fotografo – e mi ha chiesto se volevo pubblicarla. Per me è stata una gioia immensa. Da quel momento ho continuato la collaborazione con Gardenia».

Il discorso del sindaco Vittorio Ingenito

«Non avrei mai pensato che il nostro lavoro fosse così seguito e apprezzato – ha aggiunto il figlio Matteo, ringraziando la giuria dell’associazione Parmurelu d’oru – Un grazie va a mio padre senza il quale non sarei mai potuto diventare un fotografo e soprattutto a mia moglie che nell’ombra porta avanti le cose più importanti nel lavoro. 
Ho continuato il lavoro di mio padre, che ha una grandissima specializzazione nel verde e nella botanica, allargando un po’ nei campi dei ritratti e dei viaggi. E proprio viaggiando tantissimo ho apprezzo sempre di più Bordighera perché, secondo me, andando lontano si capisce quanto questo paese sia unico e lo si capisce proprio quando ti manca».

Ferruccio Carassale

Nel corso dell’evento, stamani, è stato presentato anche parte del diorama realizzato dall’ex assessore comunale Fulvio Debenedetti: una splendida riproduzione di Bordighera agli inizi del 1900, realizzata con polistirolo e cartone. Un’opera per la quale Debenedetti ha impiegato 500 ore di lavoro certosino e che riproduce, al momento tutto il centro storico, l’attuale hotel del Capo dove all’epoca c’era solo gerbido, le due scibrette ancora molto piccole, la spianata del Capo con una scarsa vegetazione, la zona del Cavetu, il Marabutto e la chiesetta di Sant’Ampelio con gli scogli e il mare.

Matteo Carassale

Fulvio Debenedetti

Delegazione di Neckarsulm in visita a Bordighera

delegazione Neckarsulm