Città bene comune, i sei punti fondamentali del programma di Giorgio Tubere
Il candidato sindaco presenta le proposte per rilanciare il turismo, la cultura e lo spettacolo di Sanremo
Sanremo. I sei punti fondamentali del programma di Giorgio Tubere di Città bene comune, li ha voluti presentare personalmente il candidato sindaco, questa mattina, presso la Federazione Operaia Sanremese.
I focus sui quali Tubere vuole concentrare l’attenzione della sua futura, possibile, amministrazione comunale, riguardano principalmente i giovani, il turismo e la cultura.
Spiegano da Città bene comune: «Ci siamo accorti che il nostro spazio mediatico è compresso dalle grandi e ricche coalizioni di Biancheri e Tommasini, così abbiamo deciso di dedicare dei momenti alla presentazione del nostro programma, perché nei confronti non c’è la possibilità di andare nel dettaglio dei progetti e delle idee».
I punti:
1° Spazio e giovani
«Istituire un capitolo di bilancio di almeno un milione di euro per finanziare le start-up dei dei giovani negli ambiti di interesse pubblico: ambiente, agricoltura, smart city, servizio alle persone e gestione del patrimonio culturale».
2° Teatri naturali
«La Pigna, San Siro e Bussana Vecchia. I parchi cittadini possono diventare – spiega il candidato sindaco – scene e scenografie naturali per eventi a scena aperta. Vogliamo portare: Festival, rassegne, grandi circuiti, nuovi eventi culturali di portata nazionale e internazionali.
La città vecchia è ideale per realizzare un festival del teatro, mentre il borgo degli Artisti rappresenta un patrimonio inestimabile da far rivivere».
3° Santa Tecla “Forte della musica”
«Vogliamo un pieno recupero del forte per spazi dedicati alla musica. Ai piani superiori della terrazza, ancora da completare, creeremo spazi produttivi e formativi per favorire la produzione di musica, video. Il Forte deve unire i concetti di storia, contemporaneità e laboratorio».
4° Giardino lineare
«Per giardino lineare intendiamo la pista ciclabile che deve essere salvaguardata come un giardino botanico a cielo aperto, pensando a Libereso Guglielmi e Alfredo Moreschi. In fin dei conti, la pista ciclabile unisce il mare all’entroterra».
5° Cornice verde
«Che poi sarebbe la montagna e il nostro entroterra: in primis San Romolo e Monte Bignone, il polmone verde di Sanremo. Luoghi per i turisti e per i residenti che vogliamo rilanciare con percorsi e strutture ricettive».
6° Creatività e cultura
«Per noi investire su questi due temi vuol dire investire nei beni comuni. Con la cultura si mangia e si crea occupazione. Partendo dal Festival, il premio Tenco, l’istituto di diritto umanitario. In questo contesto la Sinfonica ha un ruolo centrale sia per la musica che per la cultura. Il rilancio della stessa passa per un investimento su professionalità e competenze, per superare la gestione emergenziale e restituire all’Orchestra il palcoscenico che merita.
Un’attenzione particolare dovrà essere data alle ville storiche abbandonate. Villa Angerer su tutte, da trasformare in museo.
Infinte, la sede universitaria che deve essere a Sanremo. E’ importante che rispecchi le nostre eccellenze: turismo e spettacolo».