Bordighera, dramma sui binari. Il macchinista: «Ho visto il ragazzo camminare davanti al treno»






Aveva trascorso il sabato sera con gli amici, poi era tornato a casa per una doccia. Infine la tragedia ancora senza un perché
Bordighera. Camminava sui binari dando le spalle al treno, Domenico Zappia, 32 anni originario di Bordighera: il giovane travolto dal convoglio partito dalla stazione di Ventimiglia alle 5,12 e diretto a Genova. Il macchinista lo ha visto e ha fatto il possibile per evitarlo, azionando immediatamente il freno d’emergenza. Ma non è bastato a evitare la tragedia. Il regionale viaggiava spedito, a circa 90 chilometri orari. Lo spazio per la frenata insufficiente: Domenico non si è accorto di nulla, il treno lo ha travolto e lasciato senza vita sui binari.
Il motivo per cui il giovane si trovava lì, sui binari, nei pressi dei ‘Pennoni’, quasi al confine con Vallecrosia, resta ancora un mistero. Gli inquirenti hanno ricostruito il sabato sera di Domenico: lo aveva trascorso con gli amici, a Bordighera, in un locale per un aperitivo. Poi è tornato a casa, ha fatto una doccia, e poi è uscito di nuovo. Erano circa le 2 del mattino. Di cosa sia successo da quell’ora fino alla morte non si sa ancora nulla.
Il giovane era uscito di casa senza telefono cellulare e senza documenti. Non avrebbe lasciato nessun biglietto, nessun messaggio che potrebbe far ipotizzare un suicidio. Per questo il magistrato competente potrebbe disporre l’autopsia sulla salma dell’uomo: con la speranza che l’esame autoptico possa chiarire l’accaduto.
All’alba, non appena sono stati allertati i soccorsi, sul posto sono intervenuti il personale sanitario del 118 con un equipaggio di Ponente Emergenza, la polizia ferroviaria, i carabinieri, i vigili del fuoco del distaccamento di Ventimiglia e il personale di Ferrovie dello Stato. I soccorsi, purtroppo, sono stati inutili.
