Ventimiglia, La Russa su messa cancellata per Mussolini: «Non credo che la religione preveda divieti»

27 aprile 2019 | 16:31
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Il vescovo l’ha cancellata perché ‘strumentalizzata’

Ventimiglia. «Non conosco il vescovo e chi ha organizzato la messa, ma non so come una funzione di questo tipo possa essere strumento di polemica. E’ solo un ricordo religioso di una persona che non c’è più e credo che la religione cristiana non preveda divieti di questo genere».

E’ il commento del vice presidente del Senato, Ignazio La Russa, sul caso della mancata messa di suffragio per Benito Mussolini, cancellata dopo le proteste dell’Anpi.

Giunto nel pomeriggio a Ventimiglia per la presentazione della lista di Fratelli d’Italia che sostiene la candidatura a sindaco di Gaetano Scullino, La Russa ha commentato così la notizia della decisione presa dal vescovo diocesano Antonio Suetta di stoppare la messa in suffragio a Mussolini, che avrebbe dovuto tenersi, alle 18 di domani, domenica 28 aprile, nel settantaquattresimo anniversario dalla morte dell’ex duce.

Nel ricordare che «la messa è un atto di culto a Dio e come tale deve rimanere», il vescovo aveva detto: «Ogni fedele ha il diritto di richiedere una messa o una preghiera nei confronti di chiunque, anche di nomi importanti o di persone che siano state segnate in modo positivo, così come in negativo, dalla storia, perché il suffragio è un’opera di misericordia che non viene negata a nessuno. Questo atto, però, deve essere sempre rispettato nella sua specificità e deve essere scevro da qualsiasi strumentalizzazione che ne travisi il senso. Per questo motivo, la messa non verrà celebrata».