Tragedia di Genny Iavarone, la burocrazia si mette ancora di traverso. Slitta il rimpatrio della salma

3 aprile 2019 | 16:41
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Tragedia di Genny Iavarone, la burocrazia si mette ancora di traverso. Slitta il rimpatrio della salma

Era previsto per domani

Sanremo. La burocrazia italiana ed ecuadoregna mette ancora lo zampino nella tragica storia del sanremese 43enne Gennaro “Genny” Iavarone. Slitta infatti a data da destinarsi, per una questione di visti doganali, il trasferimento della salma in Italia, prevista per domani, giovedì 4 aprile. Genny, come era conosciuto da tutti, il 5 marzo scorso era rimasto gravemente ferito dopo un tuffo nella piscina in un residence di Guayaquil, città sull’oceano Pacifico, in Ecuador.

Si trovava lì insieme al figlio. A nulla erano valsi gli interventi chirurgici a cui Iavarone era stato sottoposto nell’ospedale della località sudamericana. Operazioni complesse alla spina dorsale, per sostenere le quali la famiglia aveva anche aperto una raccolta fondi a cui tanti sanremesi avevano dato il loro contributo. Il 43enne era poi morto, il 23 marzo scorso, sembra a causa di una crisi respiratoria.

Già allora sua sorella Melania aveva puntato il dito contro la burocrazia, in un infuocato post su Facebook.

Genny, molto amato e conosciuto nella Città dei Fiori, si era affermato come imprenditore nel settore floricolo. A Sanremo era arrivato ragazzino, all’età di 12 anni, lasciando quella Napoli che sempre ha portato nel cuore.