Sanremo, Olmo Romeo (Lega) visita l’annonario: «Strutture più simili a “gabbie” che a banchi di un mercato»

26 aprile 2019 | 17:04
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Sanremo, Olmo Romeo (Lega) visita l’annonario: «Strutture più simili a “gabbie” che a banchi di un mercato»
Sanremo, Olmo Romeo (Lega) visita l’annonario: «Strutture più simili a “gabbie” che a banchi di un mercato»
Sanremo, Olmo Romeo (Lega) visita l’annonario: «Strutture più simili a “gabbie” che a banchi di un mercato»
Sanremo, Olmo Romeo (Lega) visita l’annonario: «Strutture più simili a “gabbie” che a banchi di un mercato»
Sanremo, Olmo Romeo (Lega) visita l’annonario: «Strutture più simili a “gabbie” che a banchi di un mercato»

«Il mercato annonario è un’altra occasione persa di fare le cose bene più che una medaglia da appuntarsi al petto»

Sanremo. In merito alla situazione sul mercato annonario della città dei fiori interviene il candidato al consiglio comunale della Lega Olmo Romeo: «Questa mattina, su segnalazione di tanti amici e conoscenti che lavorano al mercato annonario e dopo aver compreso le lamentele e le rimostranze degli stessi operatori contattando le associazioni di categoria, mi sono recato per un sopralluogo al cantiere del mercato annonario.

Partiamo con due considerazioni essenziali. Primo: il mercato aveva sicuramente necessità di essere messo a norma dopo trent’anni. Secondo: come diceva la mia maestra alle elementari “presto e bene non stanno insieme”, quindi la scusa di voler mettere a norma il mercato non basta per giustificare un lavoro fatto superficialmente e di fretta. Ma veniamo ai problemi… Ho potuto constatare sin da subito l’eccessivo impatto visivo delle strutture, più simili a “gabbie” che a banchi di un mercato, impedendo non solo l’orientamento dei fruitori ma soprattutto la visibilità dei box laterali e delle loro insegne. Questo recherà, a detta di questi commercianti, un grave decremento dei loro incassi giornalieri.

Continua dicendo – Mi convince ancor meno la disposizione dei banchi, di sicuro bella su carta ma, come spesso accade, bisognerebbe capire prima con chi subirà queste scelte per i prossimi trent’anni come si traducono i progetti in realtà.
I pochi confronti con le categorie e con gli operatori, tra l’altro mi riferiscono mai verbalizzati e quindi foriere di numerose incomprensioni, ha portato prima ad un senso di rabbia trasformata poi in rassegnazione per le tante, troppe istanze promesse e non mantenute.

Inoltre non è ancora chiaro se tutte le spese aggiuntive saranno a carico del Comune, a parziale risarcimento di quanto già sacrificato dagli operatori in termini di incassi e canoni già pagati durante tutta la durata dei lavori. Ho preso l’impegno con queste persone, e intendo mantenerlo nell’immediato, di preparare un documento con il nostro candidato sindaco Sergio Tommasini comprendente punti essenziali: 1)Equo indennizzo a favore dei concessionari del mercato annonario, in considerazione del lucro cessante, del danno emergente e delle spese sostenute in sostituzione del Comune 2)Prolungamento della durata delle concessioni non inferiore a 6 anni, rinnovabili a scadenza per identico periodo di tempo. Le fotografie della scala, che simboleggiano chiaramente la fretta di voler attuare un progetto superficialmente e senza un’idea chiara, le lascio ai commenti dei sanremesi

Concludo con amarezza dicendo che il mercato annonario è un’altra occasione persa di fare le cose bene più che una medaglia da appuntarsi al petto.»