Imperia, questuante denunciato dalla polizia per possesso di armi improprie: due punteruoli
Nelle festività 8 arresti e 22 denunce. Sono state 3275 le persone identificate, 883 i veicoli controllati.
Imperia. La Polizia di Stato ha identificato e denunciato un cittadino nigeriano, classe 1979, per porto abusivo di armi improprie.
L’attività si inserisce nell’implementazione dei servizi di controllo del territorio, disposta dal Questore Cesare Capocasa in occasione delle festività, indirizzata in particolar modo ai luoghi maggiormente frequentati dai turisti.
Nel corso di uno dei controlli presso la Stazione ferroviaria cittadina, l’attenzione degli operatori, impiegati in un servizio appiedato, è stata attirata da uno straniero, appena sceso da un treno proveniente dalla provincia di Savona, che, alla vista degli agenti ha cercato di allontanarsi frettolosamente.
Gli operatori hanno proceduto, dunque, dunque all’identificazione, riconoscendo nel soggetto in questione, un questuante, spesso insistente e ai limiti dell’aggressività, già conosciuto per le segnalazioni ricevute dai poliziotti di quartiere, sia da parte degli esercenti commerciali che da parte dei cittadini. Il controllo è stato esteso agli effetti personali del soggetto, rinvenendo nel suo zaino due punteruoli affilati, dei quali lo stesso non era in grado di giustificare la provenienza o il possibile impiego lecito.
Nel corso delle correnti festività la Polizia di Stato, in ambito provinciale, ha arrestato 8 soggetti e ne ha denunciati 22. Sono state 3275 le persone identificate, 883 i veicoli controllati.
Sul fronte del contrasto all’immigrazione clandestina, è stato rimpatriato un cittadino albanese e accompagnato presso il Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Torino un clandestino del Ciad, allontanando così definitivamente dalla nostra provincia soggetti potenzialmente pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica.
All’esito dei numerosi controlli, 3 rumeni sono stati colpiti da Foglio di Via Obbligatorio, con il conseguente divieto di non tornare nella città di Imperia per tre anni. Quattro invece sono gli avvisi arali, provvedimento di natura preventiva adottato nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti pericolosi.