Bordighera, non passa la mozione contro apologia di idee contrarie a Costituzione. Bozzarelli: «E’ pleonastica»

La precisazione: «Motivazione tecnica, non politica. I valori del 25 aprile non vanno messi in discussione»
Bordighera. Non è passata in consiglio comunale la mozione presentata da Giuseppe Trucchi (Semplicemente Bordighera) con la quale il consigliere proponeva «che tramite voto unanime il nostro consiglio comunale ribadisca l’intenzione di applicare puntualmente le leggi che vietano qualsivoglia propaganda di idee fondate su discriminazioni razziali, etniche o religiose o manifestazioni miranti alla diffusione e all’apologia di idee contrarie alle norme espresse nella nostra carta costituzionale democratica e repubblicana e si impegni altresì alla diffusione tra i giovani e nelle scuole di eventi formativi e culturali che mantengano viva la memoria delle vicende e dei sacrifici che hanno portato alla liberazione e alla costituzione repubblicana».
A votare a favore della mozione sono stati i soli consiglieri di minoranza: Giovanni Ramoino (Gruppo Misto), GiacomoPallanca e Margherita Mariella (Progetto Bordighera), Giuseppe Trucchi e Massimiliano Bassi (Semplicemente Bordighera).
Contraria la maggioranza, che ha motivato così la propria posizione: «Ritengo pleonastico chiedere a un consiglio comunale di votare a favore di una legge dello Stato, che va rispettata in quanto tale – ha detto il vicesindaco Mauro Bozzarelli – Non voglio assolutamente mettere in discussione i valori del 25 aprile e della nostra costituzione, ma non serve una mozione per ribadirlo». Una decisione tecnica, dunque, e non politica, quella presa dalla maggioranza, che con il voto contrario al documento proposto da Trucchi ha voluto ribadire la superiorità dello Stato rispetto al consiglio comunale.
Dell’importanza di promuovere i valori del 25 aprile e di non dimenticare le leggi razziali promulgate da Benito Mussolini, il sindaco Vittorio Ingenito ha dichiarato: «Le leggi del 1938 sono state una vergogna che tutti devono ricordare. Così come mi auspico che la manifestazione del 25 aprile veda partecipi anche le scuole. Se così non fosse farò tutto il possibile per coinvolgere gli studenti in futuro».