Il caso

Auto aziendali con targhe monegasche. Parodi: «Rixi ha rifiutato la mia proposta»

Candidato di Forza Italia in contrasto con il vice-ministro leghista

Ventimiglia. «Ho parlato questa sera con il vice ministro Rixi riguardo questo problema, che tra l’altro riguarda il suo ministero. La mia proposta della fascia dei 20 km dalla frontiera, in particolare per i frontalieri è rifiutata».
A dichiararlo è Roberto Parodi, frontaliere, candidato a Ventimiglia nella lista di Forza Italia a sostegno del candidato sindaco Gaetano Scullino.

«La motivazione, mi diceva Rixi, che non si poteva costituzionealmente fare solo per Monaco, Svizzera e San Marino. Alche gli ho detto di farla per tutte le frontiere di risposta mi ha detto che così facendo viene meno la legge, esempio confine Sloveno – aggiunge Parodi – In poche parole la legge non si cambia. Mi ha detto di vedere se è possibile fare degli accordi con i paesi,in questo caso Monaco ,e interessare il ministero degli esteri. Domani stesso contatterò il il presidente del consiglio nazionale Monegasco e fisserò un appuntamento per vedere il da farsi. Onestamente esco da questo incontro deluso poi ognuno si faccia la propria opinione».

Una battaglia, quella tra il frontaliere di Forza Italia e il leghista, nata a seguito dell’entrata in vigore del decreto Salvini che vieta a chi è residente in Italia di circolare su auto con targa straniera. In pratica, chi possiede un’auto immatricolata in Francia deve adeguarsi, facendo una nuova immatricolazione in Italia per non rischiare multe salatissime e il sequestro del mezzo come previsto dal ‘decreto sicurezza’.

A farne le spese sono soprattutto i cittadini italiani che hanno aperto una società in Francia o a Monaco e di conseguenza hanno auto aziendali con targa estera.

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