25 aprile e giovani: una festa ancora viva nel cuore delle nuove generazioni della Riviera

25 aprile 2019 | 07:24
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25 aprile e giovani: una festa ancora viva nel cuore delle nuove generazioni della Riviera

Quattro studenti dell’Imperiese hanno espresso la propria visione su questa importante festa, segno che il messaggio del giorno della Liberazione è ancora vivo, soprattutto tra i ragazzi

Imperia. Si celebra oggi, 25 aprile, la Liberazione, una delle feste nazionali più importanti, simbolo di un’Italia libera. Settantaquattro anni fa il nostro Paese chiudeva un capitolo doloroso della propria storia: la dittatura fascista terminava la sua corsa durata venti lunghi anni, si concludeva la seconda guerra mondiale artefice di morte e distruzione, ma si celebrava anche la vittoria dei partigiani, usciti trionfatori dopo mesi di dura resistenza.

La data del 25 aprile venne scelta nel lontano 1946 dal principe Umberto II su proposta dell’allora presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, diventando nel corso del tempo una vera e propria ricorrenza. Purtroppo, a così tanti anni di distanza, per molti italiani questa giornata appare sempre più come una festività sbiadita, di cui difficilmente si ricorda il motivo.

Quattro studenti dell’Imperiese hanno espresso la propria visione su questa importante festa, tutti perfettamente a conoscenza di ciò che rappresenta questa data, segno che il messaggio del giorno della Liberazione è ancora vivo, soprattutto tra le nuove generazioni, futuro del Paese.

Il 25 aprile è una festa che ha ancora un valore?: «Credo sia una giornata che ha ancora un valore, oggi più che mai, soprattutto vedendo ciò che sta accadendo a livello nazionale. In questo periodo viene messa in dubbio più volte dal Governo ed è un po’ come se si cercasse di oscurarla, quando invece dovrebbe avere tutti i riflettori puntati su di sé», racconta il sedicenne Joele Corigliano, rappresentante degli studenti del liceo Amoretti di Sanremo.

Anche Mariapaola Grasso, studentessa ventenne del liceo artistico di Imperia, è d’accordo con l’importanza di questa ricorrenza: «Ha ancora un valore  perché simboleggia la libertà e la fine della guerra, ha un valore che dovrebbe essere trasmesso negli anni», spiega.

Federico Nocerini, 19 anni, rappresentante degli studenti del liceo Cassini di Sanremo, spiega invece la sua visione personale: «Secondo me dipende da persona a persona, varia in base al valore che un soggetto dà a ciò che è accaduto e al motivo per cui esiste questa festa. Se una persona ne è a conoscenza gli dà un determinato valore, altrimenti se non ne è a conoscenza festeggia solo perché sta a casa da scuola o dal lavoro».

Per Erja Frisiani-Parisetti, 18 anni, studentessa del liceo artistico di Imperia, si tratta di un evento con un grande peso: «Secondo me assolutamente si perché questa festa conia anche il termine di libertà che nella nostra società non è così tanto scontato. Secondo me festeggiarla è davvero importante per la nostra nazione».

Quanto è importante trasmettere ai giovani di oggi gli ideali rappresentati da questa giornata?: «E’ importante trasmettere ai giovani di oggi gli ideali rappresentati da questa giornata, soprattutto se si pensa a quanto vengono messi in dubbio in questo periodo i valori antifascisti e i valori liberali che questa giornata ci vuole ricordare, è come se fosse uno scudo all’oppressione populista», spiega Joele. «E’ importante per lo stesso motivo per cui è importante studiare storia. Nietzsche diceva che la storia è ciclica, quindi conoscere ciò che accaduto nel passato permette che certi fatti non accadano più nel futuro», afferma Federico.

«E’ importante per ricordare tutto quello che è accaduto e le numerose vittime, ma anche valori importanti come la libertà perché non deve essere dimenticata», racconta Mariapaola. «Oltre a una questione di libertà, sicuramente si trasmette anche un sentimento di fratellanza, di pace, sono valori a cui non sempre riusciamo a pensare o a immedesimarci», dichiara invece Erja.