Ventimiglia, Scullino candidato sindaco. Claudio Scajola: «Tano? Un amico, l’ho difeso e ho pagato un prezzo salato»
«La gestione dei comuni non può essere affidata ad alchimie politiche»
Imperia. «Scullino è stato un buon sindaco di Ventimiglia, come ritengo che in questi 5 anni lo sia stato anche Ioculano».
Claudio Scajola commenta la candidatura di Gaetano Scullino da lui stesso lanciata a primo cittadino della città di confine alla testa della coalizione di centrodestra.
«Conosco Scullino da moltissimi anni. L’ho sempre annoverato tra i miei amici più vicini. L’ho difeso con molta forza, per la verità insieme a pochi, nei momenti più difficili dovuti allo scioglimento fasullo del Comune di Ventimiglia e sulle sue conseguenti vicende giudiziarie. E ho pagato per questo un prezzo salato», sottolinea l’ex ministro.
«Da due anni – prosegue Scajola – non ho più avuto occasione di sentirlo, ma per me, forse sono rimasto un’eccezione, i rapporti umani e di amicizia non si cancellano. Sul piano amministrativo devo dire che la collaborazione che ho dato da ministro alla città di Ventimiglia per risolvere i suoi problemi non è mai mancata. Penso al teatro e alla zona franca, seguita con molto impegno da Gaetano Scullino e devo dire anche dal sindaco Enrico Ioculano».
Ma cosa ne pensa della sua autocandidatura alla guida del centrodestra? «Come è noto – conclude Claudio Scajola – io non credo che la gestione dei comuni possa essere affidata ad alchimie politiche che nulla hanno a che fare con i sentimenti della popolazione. Le elezioni amministrative non sono quelle politiche».