Ventimiglia, il giallo della morte di Alessio Vinci. Chi è Greta Haryson?





Domani, venerdì 15 marzo, la Procura di Roma affiderà un incarico per esaminare il telefonino e il computer di Alessio
Ventimiglia. Una lettera da recapitare un anno dopo il giorno della spedizione e un nome, Greta Haryson, scritto con una sola “r”. Si infittisce il mistero sulla morte di Alessio Vinci, lo studente di 18 anni iscritto al primo anno di Ingegneria Aerospaziale al Politecnico di Torino e trovato morto a Parigi venerdì 18 gennaio ai piedi di una gru alta 50 metri. Nuovi retroscena, svelati nel corso dell’ultima puntato di “Chi l’ha visto?“, il programma in onda il mercoledì sera su Rai Tre condotto da Federica Sciarelli.
Greta Haryson. Il nome di una misteriosa ragazza, sarebbe stato pronunciato da Alessio per la prima volta il 14 gennaio. Lo avrebbe detto all’amico Matteo, certo della grafia “anomala” perché Alessio gli ha fatto lo spelling. Il 18enne avrebbe anche raccomandato all’amico di non cercare il nome sul web “perché non esiste ancora”. Chi è Greta Haryson?
La ricostruzione. I giorni prima del viaggio e della morte a Parigi, Alessio si presenta a casa del nonno, con cui viveva da quando era piccolo dopo la morte della madre, con una bottiglia di spumante con la quale voleva festeggiare una vincita di 600 euro al Casinò. Sembra che il giovane abbia poi raccontato una serie di bugie. Mentre è con il nonno risponde a una telefonata. “Arrivo tra poco”, dice. Racconta di dover andare a cena da un amico, Matteo. Ma non è vero. Matteo lo vedrà solo più tardi e con lui trascorre alcune ore, fino alle 2. Alessio però non torna a casa. Rientra soltanto alle 10 di mattina e racconta di essere stato in un hotel di Montecarlo con una ragazza. E’ lei Greta?
I soldi. Alessio manda al nonno una foto con delle banconote: quasi mille euro in contanti. Dove aveva preso tutti quei soldi? Aveva davvero vinto, come aveva detto ad alcuni avventori di un locale a Torino, dove era andato a festeggiare una vincita di 300mila euro? L’improvvisa disponibilità di denaro porta Alessio ad acquistare una giacca nuova da 700 euro: un capo che il giovane non si sarebbe mai potuto permettere prima. Poi una stanza d’albergo a Parigi, pagata con una carta. Ma davvero quei soldi sono frutto di una vincita, oppure Alessio è finito in qualche giro “sporco”?
Soltanto domani, venerdì 15 marzo, la Procura di Roma affiderà un incarico per esaminare il telefonino e il computer i Alessio. La speranza è che si possa far luce sulle frequentazioni del giovane, soprattutto quelle degli ultimi giorni, quando lo studente sembra essere cambiato all’improvviso.