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Smart City: città, territorio e persone

29 marzo 2019 | 07:03
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Smart City: città, territorio e persone

Una città intelligente che coinvolge infrastrutture, economia, società, ambiente e, ovviamente, tecnologia

Oggi vi parlo di Smart City, ovvero una città intelligente, capace di toccare più punti nevralgici del territorio essendo chiamate in causa infrastrutture, economia, società, ambiente e, ovviamente, tecnologia.

Ma cos’è una Smart City? La definizione generica indica una città che attua un’insieme di strategie volte a migliorare e ottimizzare servizi di pubblica utilità così da mettere in relazione le infrastrutture materiali delle città con quello che viene definito il “capitale umano, intellettuale e sociale di chi le abita”. Tutto questo grazie all’uso di tecnologie legate a comunicazione, ambiente, mobilità, efficienza energetica al fine di migliorare e soddisfare le esigente di cittadini, imprese e istituzioni.

Entrando nel tema potremmo dire che da più anni la competitività di una città non si misura più solo attraverso parametri legati a infrastrutture materiali ma soprattutto da qualità e disponibilità di infrastrutture legate alla comunicazione e alla partecipazione sociale. Non quindi una città solo “intelligente e digitale” come nell’immaginario più comune ma una città capace di gestire e mettere in relazione, come abbiamo visto, ai vari aspetti che la definiscono e il capitale umano, ovvero una visione che porta gli investimenti ad esempio legati a mobilità e trasporti ad alimentare uno sviluppo economico sostenibile ed una elevata qualità della vita.

Ci sono poi molti punti di osservazione delle smart city che varrebbe la pena conoscere. Si possono valutare attraverso le infrastrutture, da un punto di vista economico, sociale, tecnologico e ovviamente ambientale. Una Smart City è una città dove il traffico può essere regolato in maniera intelligente per gestire ad esempio i cicli semaforici, o attraverso display che guidano e indicano agli automobilisti dove poter trovare rapidamente parcheggio, per il trasporto pubblico l’uso di App che permettono in tempo reale di monitorare i passaggi dei bus alle fermate. Sistemi di arredo urbano che trasformano il movimento in energia, sfruttamento positivo dell’energia naturale.

Insomma, una gestione del territorio e della città capace di impostare il futuro attraverso la progettazione di aree verdi con essenze autoctone, edifici a basso impatto ambientale certificati secondo gli standard di efficienza energetica, uso di energia da fonti rinnovabili, telecomunicazioni digitali, car sharing e cosa più importante di tutte l’impegno sociale condiviso.

Il punto di partenza per dar vita ad una Smart City sono le persone. Non è possibile infatti immaginare e parlare di Smart City se tutti i cittadini non sono disposti ad un minimo sacrificio e un certo grado di rinuncia a vetuste comodità. In ragione di tutto ciò la veloce trasformazione in benessere di questo “sacrificio” tangibile attraverso una migliore qualità della vita dal punto di vista personale, sociale, salutare ed economico.

Secondo la mia idea la Smart City non dovrebbe mai dimenticare la storia di un luogo e rapportarsi ad essa affinché si valorizzi e si mantenga la memoria collettiva dei luoghi attraverso l’interazione cittadini e territorio. Non semplice ma possibile.

Saremo capaci nel caso di essere una città Smart?

Paolo Tonelli

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