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Nizza, una settantenne con la testa rotta e due minorenni disperate per l’arresto del padre

27 marzo 2019 | 12:58
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Nizza, una settantenne con la testa rotta e due minorenni disperate per l’arresto del padre

Sabato i Gilet Gialli hanno manifestato senza autorizzazione, le forze dell’ordine hanno reagito con veemenza

Nizza. Proprio come era stato annunciato, quello scorso è stato un fine settimana di grandi tensioni in Costa Azzurra.

La visita del presidente cinese Xi Jinping prima nel Principato di Monaco e poi a Beaulieu-sur-Mer perla già famosa cena a quattro con Macron e rispettive first-lady, avevano impedito ogni manifestazione di piazza per motivi di sicurezza. Ma a Nizza le frange più intransigenti dei Gilet Gialli non hanno obbedito all’ordine e si sono comunque riunite in piazza Garibaldi dove ad aspettarle c’erano le forze dell’ordine. Gli incontri ravvicinati, se non proprio degli incidenti, hanno visto una certa compostezza dei manifestanti contrapposta ad un crescente nervosismo degli agenti.

Un inoffensivo gruppetto di donne della terza età è stato bruscamente ‘spostato’ dai radar delle forze dell’ordine ma una di queste signore con i capelli bianchi ha ricevuto uno spintone esagerato che l’ha fatta cadere a terra ed ha battuto la testa contro un dissuasore stradale in ferro perdendo conoscenza. Intorno a lei si sono stretti gli agenti che per qualche minuto hanno impedito di soccorrere la donna, forse pensando che stesse facendo scena per mettere in cattiva luce il comportamento degli uomini in divisa. Ma Geneviève Legay, 73 anni, era invece in gravi condizioni per davvero, e quando sono stati autorizzati i soccorsi la donna era in una sorta di coma a causa di diverse fratture al cranio.

Questo è l’episodio più eclatante che ha fatto il giro del mondo (la signora è sempre in ospedale ma se la caverà) ma ora se ne conosce un altro, meno drammatico ma altrettanto sintomatico dello stato di tensione che serpeggia tra le forze dell’ordine francesi, dal semplice agente alla sua prima missione ai più alti vertici statali. Un uomo di una quarantina d’anni, gilet giallo ma senza pettorina perché consapevole del divieto e della pericolosità della situazione, era andato nei dintorni di Piazza Garibaldi con le due figlie gemelle di 17 anni per vedere, da lontano, cosa sarebbe successo.

Ad un certo punto, l’uomo è stato arrestato dalla polizia e caricato a forza sulla camionetta e portato in caserma in stato di fermo. Le due ragazze -la madre separata vive fuori dalla Francia – sono rimaste scioccate, in lacrime, senza le chiavi di casa, senza un soldo in tasca e senza sapere nulla del papà. Una signora gli ha offerto 5 euro, un’altra persona gliene ha dati 20, qualcuno si è offerto di ospitarle mentre una delle due gemelle si sentiva male in preda ad una crisi di panico.

«Grazie a quei soldi – dicono Pauline e Jade – abbiamo mangiato qualcosa e dopo dieci ore siamo andate a riprenderci nostro padre liberato dalla Caserma Auvare dove era stato condotto». Interpellate dai giornalisti francesi, le forze dell’ordine non hanno voluto rilasciare dichiarazioni in merito.