Maturità 2019, pubblicate le date degli scritti. All’orale niente tesina
La prima prova, italiano, si svolgerà il 19 giugno. Il giorno dopo ci sarà la seconda, diversa per ciascun indirizzo di studi
È partito il countdown per la maturità 2019. Mancano quasi 100 giorni al fatidico giorno dell’Esame di Stato. Tra programmi ancora da concludere e prime simulazioni, gli studenti dell’Imperiese stanno già guardando a quella difficile prova che li traghetterà nella vita adulta, l’ultimo rito di passaggio che resta all’età moderna e che quest’anno si presenta riformato, con scritti multidisciplinari e il sorteggio degli argomenti all’orale dove non è più ammessa la testina.
Gli uffici del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca hanno quasi definito tutto e ieri è stata pubblicata l’ordinanza che disciplinerà l’esame. Un documento volto a guidare presidi, commissionari e docenti nei passaggi di avvicinamento ai test di giugno e gli stessi alunni nel loro svolgimento.
Secondo l’ordinanza, la prima riunione plenaria delle commissioni si terrà il prossimo 17 giugno alle 8.30. La prima prova, italiano, è calendarizzata per il 19 giugno, alle 8.30. Il giorno dopo, giovedì 20 giugno, sempre alle 8.30, ci sarà la seconda prova, diversa per ciascun indirizzo di studi. L’ordinanza individua anche le date per le eventuali prove suppletive.
Una specifica sezione del documento è destinata alla prova orale: le commissioni dovranno dedicare una sessione di lavoro alla sua preparazione. L’ordinanza esplicita i vari passaggi del colloquio che prenderà il via da materiali predisposti dalla commissione (testi, documenti, esperienze, progetti, problemi) e che servirà a verificare l’acquisizione dei contenuti e dei metodi caratteristici delle singole discipline e la capacità del candidato di utilizzare le proprie conoscenze e di metterle in relazione per argomentare in maniera critica e personale. I materiali costituiranno solo uno spunto di avvio del colloquio che si svilupperà poi in una più ampia e distesa trattazione di carattere pluridisciplinare, per fare emergere al meglio il percorso fatto da ciascuno studente. Nella predisposizione di questi materiali di partenza la commissione terrà conto del percorso didattico effettivamente svolto, in coerenza con il documento prodotto a maggioda ciascun consiglio di classe.
Per garantire a tutti i candidati trasparenza e pari opportunità, la commissione predisporrà, per ogni classe, un numero di buste con i materiali di avvio del colloquio pari al numero dei candidati aumentato almeno di due unità, in modo da assicurare anche all’ultimo candidato di esercitare la facoltà di scelta fra tre buste. Il giorno del colloquio, infatti, il presidente di commissione preleverà in modo casuale tre buste alla presenza di ciascun candidato e le sottoporrà a quest’ultimo che ne sceglierà una. I materiali delle buste già scelte dai candidati non potranno essere riproposti in successivi colloqui.
Nelle prossime settimane, come annunciato dal ministro Bussetti, proseguiranno le simulazioni delle prove scritte. Il 26 marzo il Miur pubblicherà una nuova simulazione della prova di italiano, il 2 aprile è in calendario la pubblicazione di ulteriori esempi della seconda prova.