Jane’s Walk, la camminata urbana per scoprire la Sanremo che non c’è più

28 marzo 2019 | 10:53
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Jane’s Walk, la camminata urbana per scoprire la Sanremo che non c’è più

Si svolgerà il 5 maggio. Partenza da via Panizzi, alla Foce

Osservare, riflettere, condividere, discutere e re-immaginare collettivamente la città. Nell’ambito del festival internazionale Jane’s Walk, il 5 maggio i cittadini saranno coinvolti in una camminata alla scoperta della Sanremo che non c’è più. Promossa da Chicca Dedali, avvocato e presidente di Pigna Mon Amour, in sinergia con l’architetto bordigotta Pietra Alborno, la passeggiata avrà inizio da via Panizzi, alla Foce, e da lì seguirà un itinerario di circa due ore e mezza che mostrerà i luoghi più inaspettati della Città dei Fiori.

«È il secondo anno che proponiamo questa iniziativa – spiega Chicca Dedali –. L’anno scorso siamo partiti dal Casinò e siamo arrivati alla Pigna passando per via Saccheri e via Galilei. Avevano aderito in tanti ed era stato molto suggestivo. Il Jane’s Walk è un movimento internazionale nato in onore dell’attivista americana che ha rivoluzionato il modo di pensare il rapporto tra la città e i suoi abitanti, Jane Jacobs. Queste camminate si svolgono in tutto il mondo e in Italia godono del patrocinio dell’Istituto Nazionale di Urbanistica».

Con l’obiettivo di sviluppare una tradizione e un’educazione urbana, nonché un approccio progettuale basato sulla concertazione con la comunità, il Jane’s Walk incoraggia le persone a conoscere quelle zone delle città che non vengono più frequentate abitualmente e, come sottolinea ancora la presidente dell’associazione che valorizza il centro storico di Sanremo, «a comprendere, attraverso i racconti di chi le abita, come erano, come sono e come potrebbero essere. La camminata mostrerà realmente il territorio, farà vedere come di anno in anno la città si è trasformata senza pensare a trasmetterne la bellezza originaria alle generazioni future».

La prima domenica di maggio i cittadini avranno l’occasione di costeggiare stradine nascoste che corrono parallele a grandi vie che un tempo erano immense campagne, e poi mulattiere, ponticelli, cunicoli strettissimi che se da bambino ti portavano al mare oggi, magari, sono interrotti per la costruzione di un’abitazione.

«Sarà una camminata tristemente poetica, anche se non ci sarà solo spazio al ricordo e alla nostalgia – aggiunge Chicca Dedali –. Questa camminata non è una vecchia cartolina in bianco e nero ma una cartolina a colori con tanto grigio. L’auspicio è quello di indurre i partecipanti a una riflessione sui luoghi. Si tratta di un segno di cittadinanza attiva e come lo scorso anno contiamo sulla partecipazione di architetti ed esperti di settore per compiere analisi sull’assetto urbanistico assunto oggi dalla città e su quali soluzioni per il futuro».