Imperia, perseguitata dall’ex. Donna chiede aiuto alla polizia

16 marzo 2019 | 17:52
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Imperia, perseguitata dall’ex. Donna chiede aiuto alla polizia

Mosso da gelosia, la pedinava, la seguiva al lavoro e le controllava il telefono

Imperia. Un imperiese di 48 anni si è visto notificare un formale ammonimento dalla polizia di Stato per i comportamenti di persecuzione che aveva messo in atto nei confronti della sua ex, una coetanea che, esasperata da una situazione che si protraeva da tempo, ha trovato il coraggio e la forza di rivolgersi agli Uffici di Polizia di piazza Duomo.

La vittima ha raccontato agli agenti specializzati a trattare i casi di violenza di genere una storia fatta di pedinamenti e comportamenti che le hanno procurato un malessere tale da rivolgersi alle istituzioni per mettere fine al suo disagio. L’uomo, che aveva conosciuto anni addietro durante una cena tra amici e col quale era andata a convivere aveva iniziato, in preda a una immotivata gelosia, a seguirla e a controllarle il telefono, le conversazioni whatsapp, a pedinarla sul luogo di lavoro e a origliare le sue conversazioni telefoniche.

Esasperata dal questa situazione, la donna decideva di abbandonare la convivenza e tornare a casa della madre, per poi rivolgersi alla polizia di Stato che, dopo gli accertamenti del caso, ammoniva formalmente l’uomo, intimandogli di cessare con quei comportamenti non graditi alla sua ex compagna e che, in caso di reiterazione di quella condotta, sarebbe scattata, d’ufficio, una denuncia per stalking nei suoi confronti, reato che prevede una condanna dai 6 mesi ai 4 anni di reclusione.

Tale provvedimento amministrativo si innesta in quel momento temporale antecedente alla commissione di un fatto reato con assoluta valenza preventiva, avendo, quale scopo principale, l’obiettivo di redarguire l’uomo, rendendolo edotto che, perseverando nei suoi atteggiamenti, rischia di essere portato innanzi a un Tribunale e condannato per un grave reato.

«L’attività operativa e di indagine – afferma il questore Cesare Capocasapur coronata da brillanti risultati repressivi, non risulta ormai sufficiente ad arginare un fenomeno che richiede inevitabilmente un deciso cambiamento culturale a cui la Polizia di Stato deve garantire il proprio contributo rendendosi promotrice di un’attività sistemica tra tutti gli attori coinvolti. Oltre alla valenza informativa e di sensibilizzazione sul fenomeno attraverso gli incontri nelle scuole, le manifestazioni, gli spettacoli teatrali e i convegni, gli obiettivi da perseguire sono sempre rivolti a favorire un contatto diretto con le potenziali vittime offrendo, come già evidenziato, un supporto di un’equipe specializzata presente all’interno dei nostri uffici».