Imperia, la risposta dei sindacati a Fossati: «Blocco degli straordinari e stato di agitazione»
Muro contro muro lavoratori e Comune, l’assemblea vota maxi ricorso contro Teknoservice
Imperia. Stato di agitazione e blocco straordinari dopo l’approvazione della Commissione di garanzia: è questo l’esito della assemblea sindacale dei lavoratori Teknoservice che si è svolta stamattina.
I sindacati rispondono anche al vicesindaco Fossati e alle sue esternazioni su Facebook. Scrivono in un comunicato unitario FP CGIL, UILTRASPORTI, FIT CISL e FIADEL: «Siamo cosi contenti di fare straordinari a ripetizione che oggi, ne abbiamo proclamato il blocco a oltranza. Scusi Avvocato, ma a lei è chiaro quello che sta accadendo sotto gli occhi di tutti? I lavoratori di cui lei parla, proprio per ridurre l’ inevitabile, l’ odiato straordinario giornaliero, si organizzano il lavoro dei giorni successivi, ovvero quando riescono a finire in orario decente, sono nuovamente in modo da alleggerirsi il lavoro del giorno dopo. La qualità dei lavoratori non si discute, certo sono frustrati e stanchi e per questo alle volte possono commettono errori, ma provi lei a farlo a questi ritmi, poi ne riparliamo. Gli infortuni si sono moltiplicati per gli eccessivi carichi di.lavoro. L’azienda ha violato la norma contrattuale che prescrive le modalità della prestazione in straordinario e per questo faremo un maxi ricorso. Se Lei parlasse con i lavoratori, troverebbe un altri motivi per stupirsi. L’ azienda ha tutto l’ interesse a dimostrare che ci sono “boicottatori e lavativi” per mascherare le proprie responsabilità. L’ Azienda poi, non contente di imporci le sue regole, ha mandato un responsabile di sua fiducia, che si è contraddistinto in particolare, nel minacciare di licenziamento chi non ubbidisce a qualsiasi ordine e che è lo stesso che risponde in malo modo agli utenti e di questo l’ amministrazione comunale è al corrente ma non contesta. Ci farebbe cosa gradita se volesse porre fine a questo suo teatrino dove tutto è bello e all avanguardia, piuttosto, rispetti la nostra situazione e provi a capirla».