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Imperia, il consigliere Falbo rinuncia al contratto con la Go Imperia e attacca le minoranze

21 marzo 2019 | 18:18
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Imperia, il consigliere Falbo rinuncia al contratto con la Go Imperia e attacca le minoranze

Il 29 marzo in Consiglio discussione sul tema ma porte chiuse. I casi Montanaro e Ornamento

Imperia. Giuseppe Falbo, consigliere comunale di “Area Aperta” e titolare della Clean Star ha rinunciato all’aggiudicazione della gara di appalto della Go Imperia, la società 100 per cento pubblica che gestisce il porto per l’appalto di pulizia 

«Negli ultimi giorni scrive in una nota Falbo –  abbiamo tutti assistito alla passerella a cui hanno partecipato alcuni degli esponenti della minoranza circa un argomento che mi riguarda personalmente, su cui ho letto inesattezze e per il quale mi sento in dovere di fare chiarezza. Come molti sanno, sono il titolare della Clean Star, azienda che si occupa di servizi di pulizia e disinfestazione in ambito privato e pubblico. Come spesso accade, mi trovo a partecipare a gare d’appalto indette da enti pubblici, così come successo con il bando pubblicato dalla Go Imperia Srl nel mese di Febbraio. Il criterio di aggiudicazione della gara in questione era molto semplice, avrebbe totalizzato il maggior punteggio, l’azienda, la cui offerta fosse risultata più conveniente in termini di ribasso sul prezzo posto a base d’asta. L’offerta della società che rappresento si è piazzata al primo posto della graduatoria provvisoria. Successivamente, ho appreso con stupore che diversi consiglieri di minoranza hanno insinuato, attraverso alcuni quotidiani online, presunte irregolarità. La consigliera Maria Nella Ponte ha addirittura coniato il termine “Fattura Gate”. Forse i nostri concittadini hanno bisogno che il tempo da lei impiegato per ideare nuovi termini fantasiosi, fosse utilizzato per proporre qualcosa di interessante e utile alla città. Preciso inoltre, che la Clean Star  non ha emesso nessuna fattura nei confronti della Go Imperia Srl, la mia azienda ha esclusivamente partecipato ad una gara d’appalto pubblica, trasparente e regolare.  Il consigliere Guido Abbo ha utilizzato termini come “inopportuno” e “non eticamente corretto”. Cosa ci sarebbe di eticamente non corretto nello svolgere un servizio offerto ad un prezzo più basso ed acquisito mediante regolare gara d’appalto? Dopo un attento confronto con i miei legali e le opportune valutazioni del caso, sono emerse interpretazioni contrastanti circa la normativa vigente in materia di incompatibilità».

«Per questi motivi – conclude Falbo –  ho deciso,  comunque, di rinunciare al potenziale rapporto lavorativo tra la mia azienda e la Go Imperia Srl con l’intento di evitare sicure strumentalizzazioni sulla vicenda che hanno già ottenuto, come unico risultato, quello di distogliere le attenzioni dai veri problemi su cui converrebbe concentrarsi per rilanciare Imperia. Questa importante decisione ha lo scopo di rinnovare il mio impegno in qualità di consigliere comunale per la città con l’obiettivo di portare a termine il percorso iniziato lo scorso giugno, sul quale credo ancora fortemente e sono sicuro di poter dare un importante contributo per il rilancio della nostra amata città».

Anche Giovanni Montanaro (Imperia Insieme) titolare di una azienda di impianti elettrici ed elettricista “storico” del bacino e vincitore di una gara d’appalto bandita dalla Go deve scegliere se proseguire la sua avventura politica o privilegiare il lavoro, mentre Paolo Ornamento (Obiettivo Imperia) ha già lavorato per la stessa partecipata dopo essere stato eletto consigliere comunale.