I giovani di Sanremo al voto per la prima volta: ansiosi ma con le idee chiare

Sei ragazzi neo-maggiorenni raccontano come si stanno preparando alla loro prima esperienza alle urne
Sanremo. Si avvicinano le elezioni amministrative. Il 26 maggio i cittadini neo maggiorenni saranno chiamati al voto per la prima volta. La curiosità di sapere le loro opinioni è tanta. Avere l’occasione di poter contribuire attivamente alla crescita della propria città mette infatti giovani in primo piano. Soprattutto nel nostro periodo storico, quando i concetti “giovani” e “politica” sono raramente accostati.
Curiosi, abbiamo chiesto a sei 18enni sanremesi le loro impressioni.
Stefano Rigoli, 4ª Liceo Scientifico: «Personalmente sono sempre stato incuriosito dalla politica, tanto che da bambino avevo simulato le votazioni del nuovo sindaco usando le schede fac-simile che ti spedivano per posta. Inutile dire che il giorno in cui sono andato a ritirare la tessera elettorale non stavo più nella pelle per la felicità, una gioia derivata dal fatto che adesso mi sento veramente un cittadino meritevole dei suoi diritti. L’anno scorso, dopo le elezioni politiche del 4 marzo, ho atteso con ansia l’avvento delle comunali di quest’anno per poter finalmente esprimere il mio voto e contribuire attivamente alla vita politica cittadina. Attualmente non posso dire di aver trovato un movimento politico che rispecchia in pieno la mia ideologia e allo stesso modo sono ancora indeciso sulla scelta del sindaco. Voglio informarmi bene sui vari candidati e dopodiché ci si vede il 26 maggio alle urne».
Federico Nocerini, 5ª Liceo Scientifico “G.D. Cassini”: «Sto vivendo in maniera attiva e partecipe la campagna elettorale. Sto seguendo e mi sto informando su quello che accade e le proposte portate avanti dai candidati per poter poi anche informare e discutere di questa cosa con i miei amici. Il nostro liceo ha organizzato un incontro con i candidati sindaci prima delle elezioni, così da poterci dare un ulteriore infarinatura. In conclusione, sono felice di poter partecipare attivamente alla vita politica della mia città».
Daniele Oreggia, 5ª Liceo Scienze Umane “C.Amoretti”: «Io vivo questa campagna elettorale con molta tensione considerato che sarà la mia prima volta alle urne, ma anche con molto entusiasmo poiché potrò partecipare attivamente alla vita politica ed è il momento che aspetto fin da quando ho ritirato la tessera elettorale. Mi sto informando molto e ho un’idea quasi definitiva su chi votare».
Marco Acerbo, 5ª Istituto Alberghiero “E.Ruffini-D.Aicardi”: «Io sono un ragazzo diciottenne, uno studente e sono prossimo alle mie prime votazioni politiche. Sono entusiasta e allo stesso tempo spaventato, perché ciò vuol dire che sto crescendo, ma allo stesso tempo vuol dire che aumentano le mie responsabilità, tra cui quelle riguardanti il voto. Nonostante molte persone, soprattutto miei coetanei, non abbiano intenzione di andare a votare, io penso che invece sia una buona opportunità per far sentire la nostra voce, per far sentire cosa veramente vuole il popolo. Lo stesso giorno ci sono altresì le elezioni per il Parlamento Europeo, perciò le responsabilità da cittadino aumentano ancora di più. Concludo dicendo che non vedo l’ora che arrivi il 26 maggio per far sentire la mia voce nella società. Sono le mille e mille goccioline che formano un grande oceano».
Riccardo T., 4ª Ragioneria “C.Colombo”: «Essendo la prima volta che voto, sono più o meno felice e emozionato, questo perché potrò dare finalmente la mia espressione riguardo la politica ma soprattutto la politica della mia città. Un altro punto che mi fa sentire grande è proprio la tessera elettorale in sé».
Sara V., 5ª Liceo Scienze Umane “C.Amoretti”: «Sono contenta quest’anno di poter sfruttare la maggiore età per poter finalmente votare, anche se, come ogni cosa, la prima volta mette sempre molta ansia. Sono emozionata e allo stesso tempo mi rendo conto di quanto questo voto mi renda responsabile. Sono consapevole che il mio voto, anche se è uno rispetto alla massa, lascerà comunque il segno. Mi rendo conto che noi giovani siamo spesso confusi e secondo me le scuole dovrebbero aiutare i ragazzi a ragionare illustrando loro come funziona il sistema politico in Italia, anche perché se affrontassimo quest’argomento anche a scuola, noi ragazzi saremmo più facilitati nel formare una nostra idea. Spero che il nuovo sindaco possa essere presente, attivo e capace di sfruttare a pieno le potenzialità della nostra città».
Le parole di questi ragazzi trasmettono sentimenti di speranza, di crescita ma soprattutto di responsabilità. Delle giovani menti che scelgono attivamente di far parte della loro comunità.
(Articolo scritto dalla redazione di R24 Young con la collaborazione di Erja Frisiani Parisetti della 3AM del Liceo Artistico “Amoretti” di Imperia)