«Evitare tragedie nella caccia», l’ultima nota del prefetto di Imperia Tizzano ricorda il caso Labolani
E’ il 18enne ucciso involontariamente il 30 settembre scorso da un cacciatore
Imperia. Forse nell’ultima delle sue circolari da prefetto, Silvana Tizzano, che proprio oggi ha passato il testimone all’ex questore di Firenze, Alberto Intini, fa una valutazione e dà indicazioni in merito alla caccia nella nostra provincia: «Anche in questa provincia come nel resto del Paese nella trascorsa stagione venatoria si sono verificati numerosi incidenti di caccia, talora con esiti drammatici».
E qui il prefetto fa un implicito riferimento alla tragica morte del 18enne Nathan Labolani, ucciso involontariamente il 30 settembre scorso da un cacciatore che partecipava ad una battuta al cinghiale nei boschi di Apricale. Scambiato per una preda, era stato raggiunto da un colpo di fucile risultato poi fatale.
Continua Tizzano: «Tenuto conto che spesso gli stessi sono causati da violazioni alla Legge quadro nazionale ed alle Leggi regionali di settore (come il mancato rispetto delle distanze minime da strade e centri abitati, o la tendenza a sparare senza inquadrare il ”bersaglio”), è evidente che l’esercizio responsabile di tale attività, nel pieno rispetto delle regole, è la base perché battute di caccia non si tramutino in tragedie. Si rende, quindi, necessario prevenire danni all’ambiente ed al patrimonio faunistico, ma soprattutto evitare il verificarsi di gravi incidenti che potrebbero coinvolgere cacciatori o frequentatori delle zone di caccia come escursionisti, cercatori di funghi o di altri prodotti del sottobosco».