Decreto vaccini, M5s: “Le Asl rispettino la legge nazionale e non quella immaginaria di Toti”

19 marzo 2019 | 15:06
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Decreto vaccini, M5s: “Le Asl rispettino la legge nazionale e non quella immaginaria di Toti”

«Starebbero già provvedendo a escludere i ragazzi dalla frequenza scolastica fin da ora. Ma non è quanto prevede la legge»

Genova. «Stando alle testimonianze delle famiglie che sono venute oggi in Regione, le Asl liguri stanno combinando un bel pasticcio sull’applicazione della legge nazionale sui vaccini – ha dichiarato la capogruppo regionale Alice Salvatore a margine dell’audizione dei rappresentanti Free-Vax – In pratica: secondo la normativa nazionale, i genitori hanno tempo fino a luglio per certificare le avvenute vaccinazioni previste dalla legge.

Stando però alle proteste dei genitori, le Asl starebbero già provvedendo a escludere i ragazzi dalla frequenza scolastica fin da ora. Ma non è quanto prevede la legge. La data del 10 marzo infatti è inderogabile in caso di autocertificazione da parte dei genitori: se essi hanno dichiarato entro il 10 marzo di aver fatto vaccinare i figli, ma poi le ASL attestano che così non è, allora i ragazzi vanno davvero esclusi. Tuttavia, se al 10 marzo l’Istituto scolastico non ha mai ricevuto alcuna autocertificazione, allora la procedura è quella prevista dalla legge, con tempistiche dilatate fino a luglio».

«Notevole come il presidente Toti in conferenza capigruppo si sia mostrato ignaro delle modifiche occorse al decreto Lorenzin nella sua conversione in legge, e abbia colto l’occasione, di fronte a una folta platea, di fare campagna elettorale scagliando strali contro le leggi nazionali – da sempre pienamente sostenute dalla sua forza politica, peraltro – perché la Regione è tenuta a rispettarle anche quando non ne condivide le modalità. Facendo quindi spallucce e scaricando barile su fantomatici ‘altri’. Le sue Asl allora rispettino la vera legge nazionale, non quella immaginaria di Toti» – continua Salvatore.

Che infine aggiunge: «In materia di vaccinazioni, le famiglie hanno posto l’accento su non poche criticità, che ci auguriamo vengano risolte dalla Regione e che si possano dare risposte certe per il bene pubblico. Non va dimenticata né l’importanza e la necessità della copertura vaccinale, né il prezioso strumento istituito dal Ministro Grillo che è l’anagrafe di copertura vaccinale. E né che la legge va applicata».