Biancheri Creations, le multinazionali del fiore alla corte del ranuncolo

11 marzo 2019 | 18:16
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Biancheri Creations, le multinazionali del fiore alla corte del ranuncolo

L’azienda del sindaco di Sanremo ha attirato l’interesse di gruppi stranieri

Camporosso. Nell’ultimo decennio il settore floricolo ha subito profondi cambiamenti, con aziende orientate verso nuove aree di produzione e di consumo, aperte a standard di coltivazioni sempre più sostenibili. In questo scenario, nel solo 2017 il comparto ha registrato il record storico di quasi 832milioni di euro* per le esportazioni di piante, alberi, arbusti e anche fronde recise, garofani e i caratteristici ranuncoli, di cui la Riviera dei Fiori vanta una delle realtà leader a livello nazionale, la Biancheri Creazioni.

Specializzata nella ricerca e nell’ibridazione di questa varietà tipica del territorio, l’azienda fondata dal sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri, pare abbia attirato l’interesse di grandi gruppi stranieri. La notizia si è già sparsa fra gli addetti ai lavori (e non) della Città dei Fiori, e qualcuno, addirittura, ha già dato per certo l’atto di vendita.

Il primo cittadino ha venduto o non ha venduto la Biancheri Creazioni? Una domanda che è oggi sulla bocca di tutti, rilanciata dall’onda della campagna elettorale, nella quale, è risaputo, le leggende assumono velocemente i toni delle più profonde verità.

Ma come stanno realmente le cose? La risposta ce l’ha dà lo stesso patron dell’impresa floricola con sede a Camporosso: «Negli ultimi due anni abbiamo ricevuto alcune manifestazioni di interesse che per ora non si sono ancora concretizzate in proposte ufficiali. Qualora dovessero arrivare, in futuro le valuteremo con la serenità e il rispetto che gli si deve».

Nessuna vendita dunque, ma solo il forte interessamento da parte di alcune multinazionali che vedono nel ranuncolo e nel know how della Biancheri Creazioni la possibilità di acquisire nuove porzioni di mercato a livello internazionale. Dall’altra parte, tuttavia, la consapevolezza che il comparto estero può diventare un partner economico privilegiato per trainare ancora di più la crescita.

(*dati nazionali aggiornati al 2017. Fonte Coldiretti)