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Amministrative a Sanremo, Lega ligure: «Alcuni episodi impediscono la libera espressione dei cittadini»

30 marzo 2019 | 14:56
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Amministrative a Sanremo, Lega ligure: «Alcuni episodi impediscono la libera espressione dei cittadini»

«Non riuscirete a farci tacere, non ci impedirete di proclamare ad alta voce la verità che vi fa paura»

Sanremo. La Lega ligure si esprime sulle prossime amministrative della Città dei Fiori: «In vista delle prossime elezioni amministrative, da cui verrà espresso il Sindaco di Sanremo, la città più popolosa e importante delle provincia di Imperia, si registrano purtroppo sempre nuovi episodi da cui può essere intorbidita – se non addirittura impedita – la libera espressione della volontà dei cittadini.

Quanto vorrebbero candidarsi, vengono fatti oggetto di pressioni volte a dissuaderli dall’esercizio di tale elementare diritto, mentre ogni sorta di intimidazioni e di minacce – pronunziate da alcuni facinorosi addirittura a volto scoperto – tendono ad impedire addirittura l’apposizione delle firme per la presentazione delle candidature.

Mai, dalla Liberazione ad oggi, si era verificata a Sanremo e nella provincia di Imperia una situazione talmente grave, tale da minacciare la stessa sopravvivenza dello Stato di Diritto. Cedere alla prepotenza significherebbe accondiscendere tacitamente, con la propria passività e con la propria codardia, alla trasformazione dello Stato italiano in una dittatura di fatto.

Il presidente della Lega ligure, Marco Siccardi, ritiene suo dovere denunziare la situazione che si sta determinando, oggi a Sanremo e domani – qualora si cedesse al dilagare della violenza – nell’intero nostro paese. Di alcuni episodi già avvenuti, è stata già messa al corrente l’autorità di polizia giudiziaria. Non dubitiamo assolutamente della diligenza con la quale essa sta operando al fine di stroncare tali comportamenti, identificando ed assicurando alla giustizia quanti se ne sono resi vergognosamente responsabili.

Nessuna azione repressiva risulterà tuttavia sufficiente per garantire il rispetto delle libertà e dei diritti civili se non sarà accompagnata da una generale presa di coscienza da parte di tutti, se l’esercizio delle proprie facoltà non verrà percepito anche come un dovere nei riguardi dell’intera nostra comunità.

Abbiamo già pubblicamente invitato tutti i nostri concittadini, anche quelli residenti altrove, ad esprimere concretamente la propria solidarietà con la nostra causa – che è anche la loro – candidandosi per il Consiglio comunale di Sanremo.

Oggi, mentre ripetiamo con maggior forza ed urgenza questo invito, ricordiamo a chi vive e lavora nella nostra Città che spetta in primo luogo a loro stessi assumere questo impegno. Se il giorno delle elezioni chi si accingerà a deporre la propria scheda nell’urna dovesse trovare la nostra lista incompleta, o peggio ancora se il nostro simbolo non vi dovesse figurare, sarebbe tardi per piangere sulle sorti della democrazia, a Sanremo e in tutta quanta la nostra Italia: la violenza e l’intimidazione avrebbero con ciò stesso reso inutile ed irrilevante l’esercizio del voto, che costituisce non soltanto un diritto, ma in primo luogo un dovere per ciascun cittadino.

Ai nostri competitori, che vilmente rifuggono dal libero confronto delle idee e dei programmi, optando per una azione criminosa, rinnoviamo la nostra sfida ad un pubblico confronto, dove e quando essi vorranno: lo abbiamo anche proposto ai dirigenti nazionali del loro partito, ma fino ad ora non lo hanno accettato. Ciò dimostra ulteriormente una realtà evidente per tutti: noi abbiamo ragione ed essi hanno torto.

Non siamo noi ad avere tradito l’ideale federalista originario della Lega, né l’effettiva vigenza delle Autonomie Locali, indispensabile perché la democrazia sia radicata in ogni luogo ed in ogni specifica identità dell’Italia. Essi hanno consumato tale tradimento, ma tentano di occultare tale realtà impedendoci di denunziarla.

Non riusciranno però ad intimidirci: saremo sempre presenti in ogni piazza del nostro paese, in ogni luogo ed in ogni circostanza dove gli Italiani saranno chiamati a decidere del loro futuro. Sappiamo benissimo che questa scelta accrescerà i rischi cui ci esponiamo, ma ugualmente compiremo il nostro dovere verso i nostri figli e i nostri nipoti. La fiaccola delle libertà civili sarà trasmessa alle nuove generazioni, così come noi l’abbiamo ricevuta dai nostri padri e dai nostri antenati. Non riuscirete a farci tacere, non ci impedirete di proclamare ad alta voce la verità che vi fa paura».