Ventimiglia, il mistero della morte di Alessio Vinci in un messaggio trovato nel computer

27 febbraio 2019 | 22:27
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Ventimiglia, il mistero della morte di Alessio Vinci in un messaggio trovato nel computer
Ventimiglia, il mistero della morte di Alessio Vinci in un messaggio trovato nel computer
Ventimiglia, il mistero della morte di Alessio Vinci in un messaggio trovato nel computer
Ventimiglia, il mistero della morte di Alessio Vinci in un messaggio trovato nel computer
Ventimiglia, il mistero della morte di Alessio Vinci in un messaggio trovato nel computer

Nella puntata di “Chi l’ha visto?” in onda su Rai 3 svelati nuovi retroscena

Ventimiglia. Un messaggio a prima vista incomprensibile, con i caratteri scritti in senso contrario, nel computer di Alessio Vinci, lo studente di 18 anni iscritto al primo anno di Ingegneria Aerospaziale di Torino trovato morto a Parigi lo scorso 18 gennaio ai piedi di una gru in un cantiere di Porte Maillot: “E.T.P. je sais CAM 381ASLCM”. Le stesse lettere E.T.P., incise con il fuoco sotto la scrivania dello studente. Potrebbe racchiudersi in questo criptico messaggio il mistero della morte del giovane.

A svelare, per la prima volta, i nuovi e inquietanti retroscena è la trasmissione “Chi l’ha visto?”, il programma condotto dalla giornalista Federica Sciarelli dedicato alla ricerca di persone scomparse e all’approfondimento di casi di cronaca, in onda su Rai 3.

Il messaggio trovato sul pc di Alessio
Alessio Vinci Chi l'ha visto

E non è tutto. Oltre a mostrare la lettera scritta in francese e lasciata dallo studente ventimigliese, nella trasmissione è stata raccolta la testimonianza di un amico di Alessio, Matteo, che dichiara che la giacca di marca trovata sul corpo dello studente non sembra sua. “All’interno è mimetica”, spiega, “A lui non è mai piaciuta”. Una giacca costosa: perché avrebbe dovuto spendere diverse centinaia di euro per un capo di abbigliamento che non corrispondeva ai suoi gusti?

La lettera scritta in francese
Alessio Vinci Chi l'ha visto

C’è poi una lettera, scritta in francese, lasciata da Alessio. Non è rivolta a nessuno di particolare, non al nonno con il quale il giovane era cresciuto e a cui il brillante studente ha inviato un altro messaggio di commiato. Nella lettera Alessio parla del suo gesto, ma senza spiegarlo. “Non dico il perché di quello che ho fatto”, è scritto, “Se mi ricordante come un giovane pazzo, me ne frego di quello che penserà la gente. Chiedo soltanto una cosa e io so che qualcuno lo farà. Fate vedere a tutti questo messaggio”.