Tragedia a Sanremo, poliziotto della penitenziaria si toglie la vita con l’arma di ordinanza
Lo hanno trovato i colleghi
Sanremo. Un uomo di 48 anni, sovrintendente capo della Polizia penitenziaria e sindacalista della UIL in servizio al carcere di Valle Armea, si è tolto la vita stamani, sparandosi alla tempia con la pistola di ordinanza. La tragedia è avvenuta poco lontano dal carcere. L’uomo, sposato e padre di due figlie, si è ucciso nella propria auto. A trovarlo, sono stati i colleghi, che sono andati a cercarlo dopo che l’uomo aveva mandato un messaggio considerato “sospetto” a un amico. Subito i poliziotti si sono messi alla ricerca del collega, ma quando lo hanno trovato, nell’abitacolo dell’auto, per il sovrintendente non c’era più nulla da fare.
“E’ di queste ore la triste notizia dell’ennesimo suicidio che ha visto protagonista un appartenente al corpo di polizia penitenziaria”, dichiara il collega e amico dell’uomo Fabio Pagani, segretario regionale UIL Polizia penitenziaria, “Un grande uomo, un ottimo poliziotto penitenziario e sindacalista della UIL. Siamo davvero molto scossi da questa funesta notizia. Il nostro pensiero corre immediatamente ai familiari cui intendiamo far pervenire i sentimenti del nostro più vivo cordoglio. Ci stringiamo a loro e siamo vicini ai colleghi di Sanremo”.
Non sono ancora chiari i motivi del gesto. Sembra che il quarantenne, che tra le altre mansioni era addetto a una fabbrichetta del carcere dove i detenuti realizzano materiali in pvc, ultimamente lamentasse dolore allo stomaco, forse era convinto di avere un “brutto male”. Al momento, comunque, si tratta soltanto di supposizioni. Sul luogo della tragedia, è accorsa la polizia scientifica. Sembra che il poliziotto abbia lasciato un biglietto nel quale spiega le ragioni del tragico gesto.