#Sanremo2019 conquista i millenials, l’orgoglio del «dirottatore» Baglioni



Sempre più i giovani tra i telespettatori del 69° Festival
Sanremo. Il dirottamento pare essere riuscito. Con un’operazione che ha dell’eccezionale, il 69° Festival della canzone italiana si è fatto giovane. Fin dalla prima serata, le «stelle fisse» o «pietre dure» di Claudio Baglioni hanno fatto breccia fra i ragazzi. Una fascia di età compresa tendenzialmente tra i 15 e i 24 anni, i cosiddetti “millenials”, che ha permesso anche di fare il record sui social, fra cinguettii di Twitter e click su You Tube.
A confermarlo, i numeri snocciolati giorno dopo giorno dal direttore di Rai Uno Teresa De Sanctis. Basti pensare che soltanto nella serata di ieri, quella dedicata ai duetti, «Lo share più alto, il 50%, è stato raggiunto sul pubblico 15-24 anni, un dato superiore anche ai target dei 65enni e degli over 65 (49.1). Sui giovani maschi lo share record è stato del 47%, mai così alto dal 1999». Un risultato raggiunto «correndo un rischio pazzesco rispetto allo standard di Rai1, ed è mia intenzione lavorare in questa direzione per il futuro, il ringiovanimento del target, pur con la necessaria prudenza legata al fatto che la rete ammiraglia è il core business dell’azienda».
Entusiasta della strada intrapresa anche il direttore artistico e conduttore Baglioni che nell’incontro con la stampa prima del gran finale (questa sera) ha sottolineato: «Il raggiungimento del pubblico giovane è una punta di orgoglio. Parliamo sempre di giovani ma spesso c’è un tappo nei loro confronti, spesso non vengono considerati rilevanti nella società. I giovani di oggi si trovano in una dimensione in cui non riescono a entrare da nessuna parte. I luoghi di lavoro e del pensiero sono già riempiti dall’esperienza dei loro predecessori, persone più grandi che rinunciano malvolentieri a essere spodestati ad assumere nuove entità generazionali».
E del resto, sui «televiventi» – come li ha ironicamente definiti – il cantautore romano ha costruito la sua rivoluzione per l’edizione 2019: il primo Festival senza la competizione delle Nuove Proposte, soppressa per elevare i talenti musicali del Bel Paese ai Campioni e a cui ha riservato un kermesse a parte.