Sanremo, tragico frontale in Aurelia Bis a doppio senso. Ricostruzione della dinamica e possibili cause

26 febbraio 2019 | 11:41
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Sanremo, tragico frontale in Aurelia Bis a doppio senso. Ricostruzione della dinamica e possibili cause
Sanremo, tragico frontale in Aurelia Bis a doppio senso. Ricostruzione della dinamica e possibili cause
Sanremo, tragico frontale in Aurelia Bis a doppio senso. Ricostruzione della dinamica e possibili cause

Con quello di ieri salgono a 5 i morti in incidente stradale nei tratti di tangenziale a doppio senso

Sanremo. C’è forse un malore o una fatale disattenzione alla base del tremendo incidente stradale che, ieri mattina, è costato la vita al 69enne Gian Paolo Scolesi. Secondo una prima ricostruzione effettuata dalla polizia municipale, erano circa le 10 nel tratto a doppio senso di Aurelia Bis tra San Lazzaro e Sanremo Centro quando la Toyota Yaris rossa condotta da una donna di 51 anni che viaggiava in direzione levante è uscita dal controllo di chi era al volante.

Nel lungo tratto di curva semiaperta, il veicolo ha sbandato a destra per poi impattare con le ruote di destra contro il marciapiede del tunnel. Nell’urto gli pneumatici sono esplosi e l’automobile è rientrata verso l’opposta corsia, dove in quel momento sopraggiungeva la Fiat 600 con a bordo Scolesi. L’impatto frontale è stato violentissimo, tanto da scagliare l’utilitaria torinese contro il muro della galleria. Il tutto è durato una manciata di secondi.

In questo caso, nel grado di distruzione dei due veicoli, ha giocato una parte fondamentale la modernità o meno del progetto delle vetture coinvolte. La giapponese, immatricolata nel 2016 e frutto di una concezione automobilistica più recente, ha sì il cofano accartocciato, ma grazie alla deformazione controllata della cellula e l’esplosione di sei airbag la donna al volante è uscita quasi indenne dallo schianto, tanto da essere dimessa dal pronto soccorso poche ore dopo l’incidente. E’ anche indagata, come atto dovuto, per omicidio stradale.

LA YARIS

Riviera24- Incidente a Sanremo

Purtroppo non altrettanto si può dire della 600 e del suo guidatore. L’auto in questione, immatricolata nel 2003 e derivante dal progetto quasi trentennale della “nuova” Fiat 500 dei primi anni ’90 dello scorso secolo, si è letteralmente disgregata, trasformandosi in una trappola di lamiere contorte, senza airbag di sorta e con una cellula che ha fatto di tutto tranne proteggere chi era all’interno del veicolo, con il risultato dell’immediata morte del povero Scolesi.

LA 600

Riviera24- Incidente a Sanremo

Per quanto riguarda la velocità di entrambi i veicoli, non esistendo tracce di frenata o rilevamenti, questa non può essere stabilita con esattezza. Quel che è certo è che la velocità segnata dal tachimetro della 600 (140 km/h) non è assolutamente attendibile, dal momento che il contachilometri di quella Fiat è meccanico e può essere stato sicuramente sballato dall’impatto.

Quello che è altrettanto certo, inoltre, è che quel tratto di Aurelia Bis a doppio senso sta diventando una specie di trappola mortale per gli utenti della strada. Dal giorno della sua inaugurazione, il 20 giugno del 2011, sono stati ben 5 i morti in incidente stradale, a fronte di “zero” per i tratti a doppio senso della tangenziale.

Ed è quindi quasi assolutamente certo che il “fattore doppio senso” abbia pesato (e forse peserà ancora) sul bilancio degli incidenti e delle loro vittime. In un tunnel dove i mezzi sfrecciano a 80 km/h uno vicino all’altro con direzione opposta è prevedibile che uno sbandamento in una corsia si possa trasformare in un ecatombe. Una soluzione efficace potrebbe essere quella di separare i due sensi di marcia con un bel “Jersey” alto almeno un metro e mezzo, per evitare che, in caso di incidente o perdita di controllo, uno o più mezzi possano coinvolgerne altri che viaggiano in direzione opposta.