Sale la febbre “Quota 100”: oltre 200 telefonate al giorno al patronato

Sportelli presi d’assalto, grande richiesta di appuntamenti e consulenze

Genova. Sale la febbre pensioni, sale la febbre “Quota 100“.  Circa 200 telefonate giornaliere arrivano solo alla sede centrale del patronato Uil di Genova in piazza Colombo per sapere come e quando lavoratrici e lavoratori potranno finalmente andare in pensione.

Non solo telefonate, ma anche una grande richiesta di appuntamenti e consulenze arrivano ai nostri sportelli.

L’identikit del pensionando “Quota 100” è prevalentemente dipendente pubblico, uomo, fascia anagrafica tra i 63 e i 64 anni. Sono persone che avrebbero dovuto aspettare almeno i 67 anni, età pensionabile per la vecchiaia, che aspirano a godersi il meritato riposo per dedicarsi a famiglia, viaggi, relax.

“Il provvedimento comincerà a produrre i suoi effetti ad aprile 2019, ma gli uffici della Uil sono tempestati di richieste di consulenza su  – dichiara Cinzia Boscaglia, coordinatore regionale Ital Uil Liguria – I requisiti minimi sono i seguenti: 62 anni di età e 38 anni di contribuzione. Per Quota 100 è stata introdotta una finestra diversificata a seconda se il lavoratore è del settore pubblico o privato”.

I privati, che hanno finestra trimestrale, potranno andare in pensione dopo tre mesi dalla maturazione del requisito. Per i dipendenti pubblici la finestra è di sei mesi dalla data della maturazione del requisito.

“È ovvio che per aver la prestazione pensionistica deve essere fatta domanda telematica all’Inps.  I nostri uffici sono a disposizione, possono offrire questo servizio in maniera completamente gratuita”.