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Rapporto DIA, “Tagliamento non è coinvolto nell’indagine Jack Pot”. Nessuna prova che sia vicino a criminalità marsigliese

15 febbraio 2019 | 17:37
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Rapporto DIA, “Tagliamento non è coinvolto nell’indagine Jack Pot”. Nessuna prova che sia vicino a criminalità marsigliese

“Si è trasferito da oltre 14 anni in Francia e desidererebbe, a difesa della propria immagine attuale, non essere ripetutamente citato in vicende giudiziarie a lui completamente estranee”

Sanremo. “Non esiste alcun sodalizio Tagliamento-Alberino, emanazione del clan napoletano Zaza. Non risulta alcuna indagine o procedimento penale che evidenzi i rapporti tra il signor Giovanni Tagliamento e la criminalità marsigliese o altri sodalizi criminosi, per la realizzazione di traffici di stupefacenti, per la vendita di prodotti contraffatti, per la gestione delle scommesse clandestine e dell’esercizio abusivo del gioco, nonché per il controllo dell’usura e delle estorsioni”. A precisare la posizione di Giovanni Tagliamento, citato in numerosi stralci della relazione semestrale della DIA genovese sulla criminalità di origine campana, è il suo legale, l’avvocato Marco Bosio.

“Il signor Tagliamento non è stato coinvolto, nella maniera più assoluta, nel 2016, nell’indagine genovese “Jack Pot” condotta dalla Guardia di Finanza”, aggiunge l’avvocato, che conclude: “Giovanni Tagliamento si è trasferito da oltre 14 anni in Francia, dove svolge regolare attività imprenditoriale e desidererebbe, a difesa della propria immagine attuale, non essere ripetutamente citato in vicende giudiziarie a lui completamente estranee”.