Raccolta “porta a porta”, la Cgil lancia l’allarme per la salute dei lavoratori Teknoservice

8 febbraio 2019 | 09:41
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Raccolta “porta a porta”, la Cgil lancia l’allarme per la salute dei lavoratori Teknoservice

La denuncia del coordinatore provinciale Cgil Ambiente Giuseppe Gandolfo e del segretario provinciale Funzione pubblica Tiziano Tomatis

Imperia. Mezzi per la raccolta non idonei, autisti privi di requisiti, sicurezza sul lavoro a rischio: in una parola disorganizzazione da parte della Teknoservice.

Lo denunciano il coordinatore provinciale Cgil Igiene Ambientale Giuseppe Gandolfo e il segretario provinciale Cgil Funzione pubblica Tiziano Tomatis  a una settimana dallo start del “porta a porta” nel capoluogo.

I mezzi che vengono utilizzati per la raccolta – affermano Gandolfo e Tomatis –  non sono idonei in quanto privi dell’apposita appendice omologata per il carico. Per ovviare a questo problema viene imposto agli autisti di attaccare dietro al mezzo un cassonetto in contrasto col Codice della strada con il rischio di creare disagi e di incorrere in sanzioni. Gli autisti vengono mandati allo sbaraglio in strade strette senza via di uscita a bordo di camion grandi senza essere a conoscenza se il mezzo potrà passare o meno in quanto in precedenza non sono stati effettuati sopralluoghi per valutare la percorribilità della strada. Dato che i mezzi non sono idonei a questa raccolta e il numero di mastelli da raccogliere è superiore alla media nazionale, gli autisti rischiano tutti i giorni infrazioni. Tutto il personale assunto inquadrato con il livello di categoria viene utilizzato come autista  pur non avendo i requisiti necessari e senza aver seguito un corso formativo  come previsto dalla normativa sulla Sicurezza sul lavoro. Le conseguenze di una organizzazione fallimentare non si devono ripercuotere  sulla salute dei lavoratori.  Per questi innumerevoli problemi  chiedo agli organi competenti di prendere provvedimenti immediati. Abbiamo provveduto a informare l’Ufficio territoriale del lavoro, il Comune e la società appaltatrice“.