Polizia di frontiera arresta scafista latitante. Era già stato fermato in Sicilia nel 2016

2 febbraio 2019 | 16:28
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Polizia di frontiera arresta scafista latitante. Era già stato fermato in Sicilia nel 2016

Hasen Abdiladil per la sua attività illecita era già stato condannato con l’ aggravante di trattamento disumano

Ventimiglia. Un poliziotto di frontiera nella giornata di ieri ha permesso l’arresto di  Hasen Abdiladil,  egiziano di 26 anni che malgrado la giovane età era  già noto alle Forze dell’ordine per la sua attività di scafista che esercitava dalle coste egiziane fino a quelle siciliane, al largo di Pozzallo.

A suo carico pendeva  un ordine di carcerazione  per una pena di anni 3 e mesi 4 di reclusione per  favoreggiamento dell’immigrazione clandestina con aggravanti per trattamento disumano ed esposizione a pericolo di vita.

La latitanza di Abdiladil  è terminata quando un agente agli ordini del commissario  capo Martino  Santacroce impegnato in un controllo dei documenti  presso la stazione di Ventimiglia, osservandolo  attentamente ha avuto la sensazione di aver già visto la foto di quel giovane straniero.  Alla richiesta di esibire un documento lo stesso, con apparente timidezza e sguardo disorientato, fingeva di cercarlo  nelle tasche. A quel punto veniva  fatto scendere dal treno proveniente da Savona  e condotto presso gli uffici di Ponte San Luigi per poter essere identificato.

Hasen Abdiladi dall’Egitto imbarcava stranieri i quali, pur tentando di dichiararsi siriani così da poter chiedere lo status di protezione, molti dei quali minori e migranti provenienti da altri paesi dell’Africa subsahariana.

Già tratto in arresto a Pozzallo nell’aprile del 2016, unitamente ad altri 6 scafisti egiziani (uno dei quali minore), responsabili di aver condotto in Italia 208 migranti, aveva scontato un anno
e tre mesi di custodia cautelare al termine della quale era stato scarcerato per decorrenza
termini. Da quel momento si erano perse le sue tracce,  fino a ieri.

Al termine quindi delle procedure, lo straniero è stato rinchiuso nel carcere di Sanremo. Il  dirigente della Polizia di frontiera Martino Santacroce, dichiara: “Anche questo arresto è l’ennesima testimonianza dell’impegno profuso dagli operatori della Polizia. Attualmente i controlli in tutta la zona di frontiera sono stati ulteriormente rinforzati come disposto dal questore di Imperia Cesare Capocasa, anche in considerazione dell’imminente Festival di Sanremo per il quale si prevede l’arrivo di un notevole flusso di persone, per cui è necessario ancora di più monitorare chi arriva o parte per la Francia. Il dispositivo è ben articolato e strutturato lungo tutta la fascia confinaria con l’impiego di unità militari dell’Esercito a disposizione della Polizia di frontiera”.