Sanremo, il mercato annonario si trasferisce nelle piazze: CNA chiede certezze su concessioni e canoni
Le richieste dell’associazione di categoria all’amministrazione comunale nel giorno dell’allestimento dei chioschi in piazza Muccioli e largo Siro Carli
Sanremo. Domani chiude ufficialmente il mercato annonario di piazza Eroi per il restyling che dovrà, come da appalto, durare massimo tre mesi.
Nel giorno dell’installazione dei chioschi provvisori nelle piazze Muccioli e largo Siro Carli, CNA Imperia torna a chiedere certezze, messe nero su bianco, all’amministrazione comunale su rinnovo delle concessioni e canoni.
“Come affermato dal sindaco – spiegano Sonia Carolì e Luciano Vazzano di CNA – l’amministrazione comunale avrebbe dovuto fare il possibile per dare garanzie ai concessionari in ordine al rinnovo delle concessioni (gli ambulanti sono esclusi dall’applicazione della Bolkestein) che ad oggi hanno come data di scadenza il 31 dicembre 2020 e rispetto al blocco dei possibili aumenti del canone concessorio che per x anni ci è stato promesso non sarebbe dovuto variare. Ma ancora non è stato fatto nulla”.
Che le promesse vengano scritte nere su bianco, prima dell’apertura del cantiere. Questa è in sintesi a richiesta che proviene dai circa 40 operatori iscritti all’associazione di categoria e rappresentati dal commerciante Claudio Panizzi: “Terminati i lavori ci ritroveremo a dover reinvestire nell’allestimento dei banchi senza che nessuno di noi abbia sicurezze che potrà rimanere nel proprio banco oltre l’attuale scadenza della concessione. Se la cosa fosse già stabili potremmo lavorare con maggiore sicurezza e serietà”.
Questo l’appello pubblico di CNA
“Ad un giorno dalla chiusura del Mercato annonario per i lavori di restyling nessuna certezza rispetto al nostro futuro. Giovedì la struttura del mercato annonario sarà chiusa per realizzare i lavori di restyling, alcune delle nostre attività saranno collocate temporaneamente nelle piazze Muccioli, Eroi Sanremesi e San Siro.
Al nostro rientro dovremmo investire per realizzare nuovi banchi ed arredi senza avere garanzie rispetto alla durata del titolo concessorio.
Avevamo avanzato richiesta di rinnovo delle concessioni che scadranno il 31.12.2020 e di non aumentare il canone dovuto.
È indispensabile che il Comune garantisca la sospensione del pagamento dei canoni per tutta la durata dei lavori, nonché l’invarianza di tali canoni a parziale compensazione dei pregiudizi e danni subiti.
La limitatezza e l’instabilità del titolo concessorio in nostro possesso appare del tutto ingiustificata e controproducente, da un lato, incide sui rapporti di lavoro tra concessionario e dipendenti sulle relazioni commerciali con istituti di credito e fornitori. Non solo: impedirebbe al concessionario di effettuare nuovi investimenti significativi e con certezza di poterli ammortizzare e ripagare con il proprio lavoro.
Ne conseguirebbe un pregiudizio di carattere sistemico al mercato appena ristrutturato, vanificando gli effetti positivi del restyling e soprattutto lascia nell’incertezza 50 operatori circa il loro futuro.
Il Sindaco, nel corso dell’incontro del 10 gennaio scorso ha affermato di adoperarsi in tal senso: facciamo un appello affinché si passi dalle parole ai fatti!”.