La rabbia dei risparmiatori del Ponente “traditi” dalla Carige
Il Codacons ha radunato gli azionisti al Museo dell’Olivo, avviata una azione risarcitoria collettiva
Imperia. Sono stati in molti i risparmiatori imperiesi “traditi” dalla Carige che si sono presentati all’incontro indetto dal Codacons allo scopo di illustrare le azioni legali intraprese dal team di esperti a tutela dei piccoli investitori.
Il vicepresidente nazionale di Codacons, l’avvocato Bruno Barbieri ha illustrato nella sala convegni del Museo dell’Olivo l’azione collettiva avviata dall’associazione volta a far ottenere ad azionisti e obbligazionisti Carige il rimborso integrale degli investimenti oltre al risarcimento del danno morale pari a 10 mila euro per ciascun investitore.
Il danno verrà richiesto nel procedimento aperto dalla procura di Roma oltre che agli imputati, anche alla stessa banca Carige, in quanto datore di lavoro di tutti gli ex amministratori e dirigenti finiti sul banco degli imputati.
I magistrati contestano, a vario titolo, le accuse di ostacolo all’autorità di vigilanza di Bankitalia e Consob e aggiotaggio. Tra gli altri l’ex presidente dell’istituto di credito, Giovanni Berneschi, l’ex direttore generale Ennio La Monica e il consigliere Luca Bonsignore. A giudizio anche due imperiesi l’ex vicepresidente del Cda Alessandro Scajola e il consigliere Ivo De Michelis.
In base all’impianto accusatorio gli imputati avrebbero, in concorso tra loro, messo in piedi un sistema per nascondere agli organi di controllo la reale condizione finanziaria della cassa di risparmio dei genovesi e dei liguri.