I cittadini di Bordighera e Ventimiglia sostengono l’ordinanza anti-slot del sindaco Ioculano

3 febbraio 2019 | 16:28
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I cittadini di Bordighera e Ventimiglia sostengono l’ordinanza anti-slot del sindaco Ioculano

Hanno scritto al Tar Liguria visto che a breve dovrà esaminare due ricorsi contro tale ordinanza

Bordighera. Più di 2,000 cittadini della Città delle Palme e della Città di Confine hanno firmato per sostenere l’ordinanza del sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano. 

Si riporta la lettera aperta, scritta da Mara Lorenzi a nome di tutti i cittadini, che è stata inviata al Tar Liguria:

“Gentili Giudici del TAR Liguria,
scrivo a nome dei più di 2000 cittadini di Ventimiglia, Bordighera e città vicine che hanno firmato in appoggio all’ordinanza del Sindaco Ioculano che ha “spento” le slot machines a Ventimiglia dalle 7 del mattino alle 7 di sera. Sapendo che il TAR Liguria esaminerà a breve due ricorsi contro tale ordinanza, vi chiediamo rispettosamente di leggere questo messaggio a più di 2000 voci.

Siamo cittadini che desiderano una società sana e serena. Sosteniamo l’ordinanza Ioculano perché la sua prescrizione e’ finalmente trasformativa della relazione tra il gioco lecito e il benessere sociale, e favorisce realisticamente la tutela di diritti sanciti dalla Costituzione. Lo stato divenuto imprenditore ha voluto trasformare il gioco d’azzardo lecito in una proposta irresistibile. Ma il successo fiscale è al prezzo di importanti impegni disattesi che causano sofferenza umana. Slot machines offerte in modo capillare ed ossessivo minano l’articolo 32
della Costituzione, che tutela la salute. Minano l’articolo 47 della Costituzione, che incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme. Disattendono gli aspetti sociali dell’articolo 41 della Costituzione, secondo cui la libertà dell’iniziativa economica privata non può essere in contrasto con l’utilità sociale o recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. E a nostro parere minano la libertà stessa dell’iniziativa economica privata, perché il gioco lecito immette 100 miliardi di euro all’anno nell’imbuto Stato-Filiera sottraendone buona parte all’economia sana.

Per correggere questo panorama ci affidiamo a coi, giudici del TAR. Perché nel vuoto legislativo lasciato dallo Stato e da tante Regioni tra cui la Liguria, sono state le vostre sentenze a permettere alle ordinanze dei Sindaci di difendere la società. Ma le ordinanze e sentenze emesse finora, che limitano di qualche ora gli orari delle slot secondo una dottrina di “proporzionalita’” tra le esigenze della salute pubblica e quelle economiche degli operatori del settore, non correggono la deviazione che innesca i problemi.

C’e’ bisogno di un evento trasformativo che sradichi abitudini rischiose e restituisca terreno alla fisiologia sociale. Lo attua l’Ordinanza del Sindaco Ioculano che crea paletti fisiologici di tempo e di spazio per il gioco lecito: di giorno si lavora, si studia, e si interagisce con il prossimo e la natura; finito il lavoro, il momento di relax può includere senza problemi una visita alle slot machines. Ricordiamo che l’Ordinanza Ioculano non si pone contro alcuna legge vigente. Non c’e’ ad oggi legge o normativa che specifichi per quante ore devono essere funzionanti le slot machines.

Ringraziamo della considerazione, e vi affidiamo le nostre speranze. Che il TAR Liguria voglia essere pioniere nell’inaugurare una gestione più equilibrata dei rapporto Stato-Cittadini nel gioco lecito. E che dia alla Provincia di Imperia, da anni classificata tra le ultime province Italiane per qualità della vita, uno strumento da estendere a tutte le sue città per iniziare un realistico esperimento di miglioramento sociale.

Mara Lorenzi, 3 Febbraio 2019″.