Tagliato lo sconto Tari ai bar che rinunciano alle macchinette mangiasoldi. Scajola: «Provvedimento di Iuculano una pagliuzza»
Comporta un incasso di 31 mila euro in più. Scintille sul debito di 18 milioni di euro che anticipa la discussione della manovra “Salva Imperia”
Imperia. Via libera del Consiglio comunale al taglio delle agevolazioni sulla bolletta della spazzatura ai locali che rinunciano alle slot machine. La modifica illustrata dall’assessore all’amministrazione finanziaria Fabrizia Giribaldi.
Molto critiche le opposizioni. In particolare la capogruppo pentastellata Maria Nella Ponte ha sottolineato la gravità delle decisione dell’amministrazione Scajola in ragione della diffusione delle ludopatie. Hanno partecipato al dibattito la capogruppo del Pd Enrica Chiarini, l’ex vicesindaco Guido Abbo, Luca Lanteri e Alessandro Savioli (Imperia al centro), Gianfranco Gaggero (Forza Imperia). Lanteri ha chiesto in particolare che in alternativa il sindaco tagli le collaborazioni alla sua segreteria.
«Il disavanzo del Comune ammonta a 18 milioni di euro», ha replicato la Giribaldi sostenuta dall’assessore al Turismo Gianmarco Oneglio che ha detto rivolto alle opposizioni«Come è possibile aprire la bocca quando si è stati i responsabili del disastro finanziario» anticipando il dibattito relativo alla manovra “Salva Imperia“, primo punto caldo tra gli argomenti all’Ordine del giorno prima della discussione sul “porta a porta“.
«Io sono contrario al gioco -ha dichiarto il sindaco Claudio Scajola – Il governo D’Alema ha preso la scelta sciagurata di liberalizzarlo per fare cassa. Sono soprattutto le famiglie più deboli a rimetterci. Qualcuno qualcosa ha fatto, come il Comune di Ventimiglia, ma è una pagliuzza visto che si può giocare tranquillamente da casa su Internet. Togliendo l’esenzione ai bar a qualcuno che non ha le macchinette non si risolve il problema. Abbiamo ricevuto in totale 17 milioni di euro che sommati ai 18 milioni della ciclabile fanno35 milioni di interventi nella nostra città. Tagliare le collaborazioni? Al contrario abbiamo bisogno di altre teste».