Dal Consiglio comunale il via alla manovra “Salva Imperia”. I debiti complessivi ammontano a 16 milioni di euro
Col voto della maggioranza e l’astensione delle minoranze tranne il M5S che ha votato contro
Imperia. Passa in Consiglio comunale la manovra “Salva Imperia” illustrata dall’assessore al Bilancio Fabrizia Giribaldi.
«Senza questo provvedimento -ha detto la Giribaldi -sarebbe scattato il commissariamento, che avrebbe significato tariffe al massimo e zero servizi».
L’esposizione complessiva di Palazzo civico ereditata dall’amministrazione Scajola ammonta a 16 milioni di euro, la manovra orchestrata dal “superconsulente”, il docente universitario esperto in finanza pubblica Marco Rossi riguarda 11 milioni. Il piano di rientro prevede una spalmatura su 10 anni.
Per quanto riguarda l’introduzione dell’Imposta di soggiorno le previsioni di entrata ammontano a 460 mila euro che verranno utilizzati per i settori turismo, cultura ed arredo urbano, che altrimenti sarebbero stati azzerati. La Tosap, la tassa sul suolo pubblico già al massimo per le occupazioni fisse, aumenta del 25 per cento per quelle temporanee, salvo quella sull’edilizia che scatterà dal 2010. Asili Nido, è prevista la loro privatizzazione. Le tariffe aumentano per quanto attiene la fascia Isee più bassa di reddito da 70 a 250 euro, cifra che si abbassa a 50 euro in ragione del contributo regionale. Il costo unitario per ogni bambino scenderà da 1.220 euro al mese a 680. La gestione dei parcheggi a pagamento rientrano nella disponibilità del Comune, previsto un incremento di incasso di 600 euro.
Un emendamento presentato dal capogruppo di “Imperia Insieme” Claudio Ghiglione rinvia l’incorporazione della Seris, dla società delle mense scolastiche nella Go Imperia.