Tentato omicidio a Bordighera, per ex carabiniere Ceste ricorso inammissibile

18 gennaio 2019 | 09:13
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Tentato omicidio a Bordighera, per ex carabiniere Ceste ricorso inammissibile

Investì il nuovo compagno della sua ex, un agente della polizia penitenziaria

Genova. Potrebbe finire con un “pasticcio” giudiziario il “caso Ceste”: il processo che vede imputato l’ex carabiniere Maurizio Ceste, 37 anni, originario di Asti, all’epoca dei fatti militare in servizio a Ventimiglia, accusato (e condannato in primo grado) di tentato omicidio per aver investito con la propria auto – una Nissan modello Juke –  a Bordighera, l’agente della polizia penitenziaria, Valerio Donzella, nuovo compagno dell’ex fidanzata con la quale ebbe un figlio. La vicenda risale al 29 aprile del 2017.

La III Sezione della Corte di Appello di Genova, dove avrebbe dovuto tenersi il processo di secondo grado di giudizio, ha trasmesso gli atti direttamente alla Cassazione. Una decisione contestata con forza dai legali della difesa di Ceste: gli avvocati Andrea Vernazza e Luca Ritzu. Il ricorso, secondo Vernazza, avrebbe dovuto ritenersi inammissibile, in base all’articolo 443 del Codice di procedura penale: un pm (in questo caso Alessandro Bogliolo) non può impugnare una sentenza emessa in abbreviato, almeno che nella motivazione il gup non abbia cambiato il capo di imputazione. In questo caso, però, non è stato fatto e l’accusa per l’uomo è rimasta sempre tentato omicidio.

Ma non è tutto. Secondo Vernazza, il ricorso di Bogliolo contiene sia motivi di fatto che di diritto: in Cassazione, però, si possono contestare soltanto i motivi di diritto, quindi il ricorso avrebbe dovuto ritenersi inammissibile.