consiglio comunale |
Imperia
/
Politica
/

Scajola: “Entro la prima metà di febbraio incontro con Angelo Colussi per discutere del futuro dell’ex pastificio”

29 gennaio 2019 | 21:52
Share0
Scajola: “Entro la prima metà di febbraio incontro con Angelo Colussi per discutere del futuro dell’ex pastificio”
Scajola: “Entro la prima metà di febbraio incontro con Angelo Colussi per discutere del futuro dell’ex pastificio”
Scajola: “Entro la prima metà di febbraio incontro con Angelo Colussi per discutere del futuro dell’ex pastificio”
Scajola: “Entro la prima metà di febbraio incontro con Angelo Colussi per discutere del futuro dell’ex pastificio”
Scajola: “Entro la prima metà di febbraio incontro con Angelo Colussi per discutere del futuro dell’ex pastificio”

Alleanza tra centro destra e sinistra radicale (tra il pubblico) contro progetto delle ex Ferriere

Imperia. “Entro la prima metà di febbraio incontrerò Angelo Colussi e presto gli operai Agnesi che mi dispiace siano usciti dall’aula“.

Lo ha detto il sindaco Claudio Scajola in chiusura del dibattito sul futuro dell’ex stabilimento Agnesi e delle aree ex Ferriere.

Stabilimento Agnesi e area ex Ferriere hanno aperto,  infatti, la discussione proposta dai gruppi di minoranza stasera in consiglio comunale . Relatore il capogruppo di “Imperia al centro” Alessandro Savioli. “Colussi si sta giocando la partita immobiliare sulla pelle dei lavoratori. Abbiamo chiesto la discussione perché vogliamo l’apertura di un  tavolo  istituzionale.  Abbiamo voluto la presenza di Imperia tv perché il nostro messaggio arrivi in tutte le case degli imperiesi”, ha detto Savioli.

La replica del vicesindaco e assessore all’Urbanistica Giuseppe Fossati: “Ricordiamo tutti bene le passerelle elettorali di Matteo Salvini, Giovanni Toti, Alice Salvatore, solo per fare dei nomi, davanti ai cancelli dell’Agnesi. Poi sono spariti tutti. Lei stesso consigliere Savioli quando sedeva nella maggioranza con l’ex sindaco Capacci diede mandato all’allora primo cittadino di trattare con Colussi “da imprenditore a imprenditore” coi risultati che si sono visti. Lo stabilimento ha chiuso“.

La richiesta del dibattito su Agnesi ed ex Ferriere era stata avanzata dai consiglieri Alessandro Savioli, (appunto, il relatore) e Luca Lanteri di “Progetto Imperia”, Antonello Ranise e Gianfranco Gaggero (Forza Imperia), Monica Gatti (Lega) Davide La Monica (Vince Imperia) Guido Abbo (Imperia al centro) e Maria Nella Ponte (Movimento 5 Stelle).

Per quanto riguarda lo stabilimento ex Agnesi – ha aggiunto Fossati – sui giornali sono uscite notizie che sono state subito smentite come quelle della vendita ai russi. Ci sono volumi enormi che possono essere utilizzati a fini turistico-ricettivi, per ospitare aree anche commerciali, centro direzionale, studi medici. Con un occhio di riguardo per quanto riguarda le assunzioni ai lavoratori dell’ex pastificio che non sono stati ricollocati o che non hanno accettato il trasferimento a Fossano“. “Discorso ancora diverso– ha concluso Fossati – e completamente slegato dallo stabilimento, è l’area delle ex Ferriere abbandonata da decenni. Credo che nessuna persona con un minimo di buon senso possa anche solo pensare che uno sviluppo che recupera una zona dismessa e degradata, senza prevedere volumi abitativi, ma solo produttivi e commerciali da cui possono derivare centinai di posti di lavoro non sia utile per la nostra città. Bisogna essere veloci, dare risposte e essere concreti“.

Tra il pubblico presenti ex lavoratori Agnesi ed esponenti dell’estrema sinistra. Maria Sepe candidata sindaco di “Potere al Popolo” e Alberto Gabrielli di Rifondazione comunista chiedono che venga mantenuto il vincolo industriale: “Colussi ha chiuso la fabbrica togliendo il lavoro a circa 300 famiglie. Nessuno ha reagito perché 4 dirigenti di Colussi, Confindustria e della Triplice sindacale più le Rsu hanno firmato nel 2016 un accordo in cui si impegnavano a ricollocare in cui si impegnavano a ricollocare e riassumere tutti e tutte, pur non considerando i lavoratori delle cooperative e dell’indotto. Questo accordo, però, non è mai stato messo in pratica. Chiediamo il mantenimento del vincolo industriale“.