Sanremo, tutele per i baretti del Porto Vecchio: l’amministrazione incontra i titolari
Questa mattina il vertice con il sindaco Biancheri e gli assessori Menozzi e Biale
Sanremo. I concessionari dei “baretti” del Porto Vecchio incontrano l’amministrazione comunale. Stamattina nella sala giunta di Palazzo Bellevue, in un clima di reale collaborazione, si è tenuto il vertice tra tutti i gestori dei locali fronte mare (compresi quelli di edicola e tabaccaio) con il sindaco Alberto Biancheri e gli assessori Biale e Menozzi.
Il tema era ovviamente quello del futuro dello scalo e delle sue opere a terra, alla luce dell’approvazione del project financing della Società Porto di Sanremo Srl – i cui soci sono l’imprenditore Walter Lagorio e il patron del gruppo Azimut Paolo Vitelli – e che cambierà radicalmente forma e sostanza del water front matuziano.
Da parte del Comune è arrivata la rassicurazione che i “baretti” verranno tutelati come è già stato deciso per le associazioni di pesca sportiva (Timone, Gabbiano e U Luvassu), professionistica e da diporto, nonché lo Yacht Club Sanremo e la Canottieri.
Per questi si cercherà, nel limite del possibile, di garantirne il posto e, nel caso della flotta peschereccia, anche la continuità dell’attività durante le fasi dei lavori che interesseranno le zone dove ormeggia. Per quanto riguarda i “baretti” – i cui titolari sono rappresentati dall’avvocato Corrado Mauceri – si è raggiunto un accordo verbale tra le parti dove si parla di possibilità di acquistare la concessione sessantennale dalla società Porto di Sanremo e comunque che quest’ultima verrà mantenuta dagli attuali concessionari, i quali al momento la detengono fino al 2020, data prevista per l’inizio lavori.
Lavori che, per la zona delle attività commerciali, si stima dureranno almeno un anno. L’incontro, durato circa un’ora, è stato il primo di una lunga serie. Vedranno le parti coinvolte cercare di trovare la quadra per armonizzare gli interessi di tutti coloro che si trovano all’interno di quello che, se realizzato, risulterebbe uno dei più significativi miglioramenti urbanistici, turistici e produttivi della recente storia sanremese.