Sanremo ricorda le vittime della Shoah. Cerimonia commemorativa in corso Mombello

Sanremo. Settantatré deportati, di cui 43 tra ex militari, renitenti alla leva e civili e 30 ebrei. Solo nove tornarono a Sanremo. E’ il prezzo pagato dalla “Città dei Fiori” durante il nazifascismo.

Stamani, in corso Mombello, le vittime sono state ricordate con una cerimonia commemorativa e la posa di un mazzo di fiori fregiato dal Tricolore alla lapide.

Commovente il racconto della nipote di Gerolamo “Nino” Merlo, l’uomo che nel 1945 perse il fratello Stefano, deportato in un campo di sterminio e che in sua memoria e in ricordo di tutti i caduti chiese e ottenne la posa della lapide in corso Mombello. La donna ha ricordato lo zio, morto a 23 anni il 18 gennaio del 1945 nel campo di concentramento di Fullen dove era stato portato come prigioniero.

Alla cerimonia hanno partecipato l’assessore Giorgio Trucco e, in rappresentanza della provincia, il consigliere (e sindaco di Soldano) Antonio Fimmanò. Presenti anche carabinieri, polizia, guardia di finanza, capitaneria di porto, polizia locale e alpini.