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Sanremo, omicidio di via Padre Semeria. Presunto killer incapace di intendere e volere al momento dell’omicidio

17 gennaio 2019 | 13:59
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Sanremo, omicidio di via Padre Semeria. Presunto killer incapace di intendere e volere al momento dell’omicidio

Lo stabilisce la perizia di uno psichiatra

Sanremo. Alessandro Verrigni, 42 anni, era incapace di intendere e di volere quando il 21 giugno del 2018 uccise con quattro coltellate il barista Ferdinando Foschini, 63 anni. E’ quanto risulta dalla perizia medico legale a firma dello psichiatra Gabriele Rocca di Genova, su disposizioni del gip Massimiliano Rainieri. Perizia depositata oggi in tribunale a Imperia.

Alla luce del referto, il legale di Verrigni, l’avvocato Luca Ritzu, ha annunciato che chiederà nei prossimi giorni la revoca della misuca cautelare in carcere, in quanto il suo assistito non è imputabile. Il giudice potrebbe quindi decidere di disporre la misura di sicurezza provvisoria del ricovero in una residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems).

Ferdinando Foschini morì, intorno alle 18,30 in via Padre Semeria, dopo essere stato raggiunto da quattro coltellate: una all’addome, due al petto e una alla mano destra. Il coltello con una lama di circa 30 centimetri, forse da cucina, con il quale è stato commesso il delitto non venne mai ritrovato.
A inchiodare il presunto killer sono state le testimonianze di diverse persone, che hanno visto Verrigni speronare la vittima, che viaggiava in moto, in sella al proprio scooter Kimco. Foschini cadde a terra e il suo assassino a quel punto estrasse il coltello e lo ferì mortalmente.

All’origine del delitto ci sarebbero alcuni presunti debiti della vittima nei confronti del suo aggressore.