Peschereccio affondato a Bordighera, non è escluso l’attentato

27 gennaio 2019 | 21:07
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Peschereccio affondato a Bordighera, non è escluso l’attentato
Peschereccio affondato a Bordighera, non è escluso l’attentato
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Peschereccio affondato a Bordighera, non è escluso l’attentato
Peschereccio affondato a Bordighera, non è escluso l’attentato
Peschereccio affondato a Bordighera, non è escluso l’attentato

Solo pochi giorni fa, il proprietario aveva sporto denuncia contro ignoti

Bordighera. E’ racchiusa nelle immagini delle telecamere di videosorveglianza del porticciolo turistico la soluzione al “caso” del peschereccio affondato tra la scorsa notte e le prime luci dell’alba. “Teresa I”, questo il nome del cabinato di dieci metri di cui questa mattina, alle 7,30, affiorava solo parte dello scafo. Solo pochi giorni fa il suo proprietario, Gabriele P., pescatore quarantenne abitante a Ventimiglia, aveva sporto denuncia contro ignoti per i continui furti subiti: il pesce prelevato dalla cella frigo, coltelli e anche una bilancia per pesare il pescato. I furti erano iniziati già sulla prima imbarcazione posseduta dall’uomo, la “Santa Barbara”, e poi sono continuati sulla “Teresa I”. Ignoti si erano introdotti anche sul furgone del pescatore. E non è tutto, Gabriele P. avrebbe subito anche “dispetti” e minacce.

Le “intimidazioni”, secondo persone vicine all’uomo, erano molte. Sfinito, il pescatore ha deciso di denunciare, raccontando i soprusi subiti. Potrebbe essere questo il motivo di quanto accaduto? Anche se di certezze ancora non ce ne sono, i familiari dell’uomo pensano che l’affondamento del natante non si sia verificato per caso. L’ipotesi che si sia trattato di un attentato non è esclusa.

Ancora sabato, il quarantenne era andato a pescare senza problemi. D’altronde “Teresa I” era stata appena collaudata: solo una decina di giorni fa l’ultimo controllo in un cantiere navale di Taggia. Rimessa a nuovo, con uno dei due motori acquistato da poco per un costo di oltre 30mila euro. Il valore della barca, invece, sarebbe di circa 300mila euro.

“Lì c’era tutta la mia vita”, ha ripetuto decine di volte Gabriele, guardando la sua barca affondata, sopraffatto dall’emozione.

Oggi al porto hanno lavorato alacremente i militari della Capitaneria di Porto, che hanno sistemato panne assorbenti. Per limitare i danni della fuoriuscita di gasolio, i militari e alcuni volontari, tra cui il vicesindaco Mauro Bozzarelli e l’assessore Marco Laganà, hanno realizzato una barriera contenitiva, chiudendo il porto.

Presenti anche carabinieri, polizia locale e vigili del fuoco. L’intervento di rimozione dell’imbarcazione è previsto per lunedì mattina.