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Omicidio Foschini, scarcerato il killer Alessandro Verrigni

30 gennaio 2019 | 19:43
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Omicidio Foschini, scarcerato il killer Alessandro Verrigni

Verrà trasferito in una Rems (residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza)

Genova. Il sanremese Alessandro Verrigni, 42 anni, killer di Ferdinando Foschini, è stato oggi formalmente scarcerato dal penitenziario di Marassi, ma rimane ancora all’interno delle sue mura, nel centro clinico, in attesa che si liberi un posto in una Rems (residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) dove rimarrà sino al processo.

E’ una conseguenza della perizia psichiatrica che lo aveva dichiarato incapace di intendere e di volere quando il 21 giugno del 2018 uccise con quattro coltellate il barista 63enne. La perizia medico legale è a firma dello psichiatra Gabriele Rocca di Genova, ed era stata disposta dal gip Massimiliano Rainieri.

Alla luce del referto, il legale di Verrigni, l’avvocato Luca Ritzu, aveva chiesto la revoca della misura cautelare in carcere, in quanto il suo assistito non è imputabile.

IL DELITTO

Ferdinando Foschini morì, intorno alle 18,30 in via Padre Semeria, dopo essere stato raggiunto da quattro coltellate: una all’addome, due al petto e una alla mano destra. Il coltello con una lama di circa 30 centimetri, forse da cucina, con il quale è stato commesso il delitto non venne mai ritrovato.

A inchiodare il presunto killer sono state le testimonianze di diverse persone, che hanno visto Verrigni speronare la vittima, che viaggiava in moto, in sella al proprio scooter Kimco. Foschini cadde a terra e il suo assassino a quel punto estrasse il coltello e lo ferì mortalmente.

All’origine del delitto ci sarebbero alcuni presunti debiti della vittima nei confronti del suo aggressore.