L’Hotel Riviera dei Fiori base operativa della Nazionale cinese di marcia: «San Lorenzo porta fortuna»

14 gennaio 2019 | 16:47
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L’Hotel Riviera dei Fiori base operativa della Nazionale cinese di marcia: «San Lorenzo porta fortuna»
L’Hotel Riviera dei Fiori base operativa della Nazionale cinese di marcia: «San Lorenzo porta fortuna»
L’Hotel Riviera dei Fiori base operativa della Nazionale cinese di marcia: «San Lorenzo porta fortuna»

Fino alla fine del mese coach Damilano allenerà i marciatori dagli occhi a mandorla in vista dei Mondiali di Doha 2019

San Lorenzo al Mare. L’Hotel Riviera dei Fiori quartier generale della Nazionalecinese di marcia.

Anche quest’anno, in occasione delle lunghe festività del capodanno cinese, il coach Sandro Damilano ha scelto la struttura ricettiva di San Lorenzo al Mare per allenare i suoi ragazzi. Nove marciatori dagli occhi a mandorla che fino alla fine del mese si dedicheranno in sessioni di corsa sulla Cycling Riviera sfruttando appieno il clima mite e soleggiato che contraddistingue questo angolo di Liguria.

«Sono 9 anni che siamo ospiti di quest’incantevole struttura ricettiva – dice Damilano, un nome altisonante dell’atletica tricolore che, già allenatore di campioni come Elisa Rigaudo, Alex Schwazer e Giorgio Rubino, a Saluzzo ha creato un vero e proprio polo dedicato alla disciplina della marcia –. Già allora l’avevamo scelta per la sua vicinanza alla pista ciclabile. Avendo come base di allenamento il Piemonte, Saluzzo, dove gennaio è un mese molto freddo, eravamo alla ricerca di una località dalle temperature più calde. L’Hotel Riviera dei Fiori ci ha sempre trattato molto bene e, soprattutto, ci ha sempre portato bene: da quando ci alleniamo qui, abbiamo sempre ottenuto buoni risultati e, come tutti gli sportivi, molto scaramantici, qui continueremo ad allenarci».

Con il vento in poppa, in questi giorni la delegazione della Nazionale cinese si sta preparando per i Mondiali di atletica leggera che si svolgeranno a Doha, in Quatar, tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre. «Circa 30 km al giorno – spiega l’allenatore –, dove progressivamente si va ad aumentare la velocità. Pensate che questi ragazzi sono in grado di fare 15 km all’ora. Ora stiamo preparando i prossimi mondiali, per accedere ai quali, però, occorrerà qualificarsi prima alle selezioni cinesi, in programma a marzo, quindi stiamo lavorando in vista anche di queste gare, dove passeranno soltanto i primi tre».

«Un obiettivo difficile – prosegue Sandro Damilano – la competizione è molto alta, la Cina è la prima nazionale al mondo per la marcia e bisogna arrivare alle qualifiche con atleti molto forti. Il segreto per essere un buon marciatore? L’allenamento. Da quando sono preparatore atletico, 41 anni, ho visto campioni di tutti i tipi, quindi non vuol dire che se uno è basso e piccolo è più avvantaggiato rispetto a un altro. Il segreto principale è la volontà dell’atleta durante la fase di preparazione. Trattandosi di una specialità con gare su lunghe distanze (20 e 50), è chiaro che l’atleta deve essere motivatissimo e impegnatissimo durante il lavoro».

Per Quieyamg Smetite, Lu Xiuzmi, Ma Zmexia, Wa Ha, Cai Zelih, Zhang Jun, Wang Qim, Jim Xianquiah e Wang Rm, quindi, allenamento duro ma vincente. Basti pensare che da quando Damilano ha iniziato a preparare i marciatori cinesi, neppure dieci anni fa, questi hanno vinto ben 28 medaglie, tra Olimpiadi, Mondiali e Coppe. «Prima che arrivassi io – racconta –, la Cina aveva vinto forse una decina di medaglie e mai con i maschi. Con il mio arrivo ne ha guadagnate 28. Questo vuol dire che c’è stato un cambiamento che è da ascrivere principalmente alla forma di allenamento: ho cambiato la tecnica di marcia, una tecnica meno dispendiosa e molto più fluida. Questo ha permesso di fare il salto di qualità».

(Foto e video Jacopo Gugliotta)