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Imperia, dibattito sulle ex Ferriere, Ranise: “Progetto impattante. La Porta del mare era di maggior pregio”

31 gennaio 2019 | 13:27
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Imperia, dibattito sulle ex Ferriere, Ranise: “Progetto impattante. La Porta del mare era di maggior pregio”

L’esponente di Forza Imperia promuove solo il Polo tecnologico ma apre a Scajola sull’impegno a ricevere i lavoratori ex Agnesi

Imperia. Prosegue il dibattito a proposito del progetto ex Ferriere. Il consigliere comunale Antonello Ranise (Forza Imperia) ritiene che vada bloccato e salvaguardata solo l’ipotesi del Polo tecnologico ed inoltre difende ila vecchia idea della “Porta del Mare” targata Gruppo Colussi.

La vostra posizione sul progetto Ex Ferriere qual è?  

Fermare il progetto, peraltro fortunatamente in fase ancora embrionale,  a mio avviso inadeguato e fortemente impattante dal punto di vista urbanistico. Tale progetto prevede due capannoni per l’insediamento di altrettanti centri commerciali, in un momento storico in cui la grande distribuzione è in crisi a causa della vendita online, con la conseguenza, a mio parere grave, di mettere in ulteriore difficoltà i piccoli e medi commercianti che andrebbero invece aiutati in una fase molto complicata. Altro aspetto rilevante è l’impatto paesaggistico, in una zona che si affaccia direttamente sul mare che meriterebbe soluzioni certamente di maggiore qualità.

Ma come impatto ambientale, la Porta del Mare, non era, forse, peggio? 

La Porta del Mare era un grande progetto di riqualificazione portato avanti dall’ amministrazione Sappa, un complesso che avrebbe potuto comportare importanti ritorni economici e commerciali. Oggi non è più attuabile e neppure sostenibile e deve obiettivamente essere accantonato

Non vi piace proprio niente?

No, concordo invece con la creazione di un Polo Tecnologico che porterebbe lavoro e nuove opportunità in un settore in grande espansione. Tale struttura potrebbe fungere, in prospettiva, anche come Incubatore di impresa, riprendendo un progetto dell’amministrazione Sappa, purtroppo abbandonato. Sollecitiamo l’amministrazione a muoversi in queste due direzioni: la tutela degli ex lavoratori mettendo in atto tutto quanto è nelle sue competenze per coinvolgere il gruppo Colussi in un progetto costruttivo, di sviluppo e occupazionale e, ci sono ancora le possibilità per farlo, dall’altra modificare il progetto urbanistico così come è giunto alla nostra attenzione. Prendiamo atto con fiducia dell’ impegno assunto dal sindaco Scajola a incontrare i lavoratori e seguiremo con determinazione, in modo propositivo, l’evolversi di una situazione in divenire, di enorme impatto per lo sviluppo cittadino.