Imperia, cerca di oltrepassare il confine. Straniero irregolare in attesa di espulsione

E’ stato accompagnato all’aeroporto di Genova dagli agenti della Questura di Imperia specializzati in scorte
Imperia.Continuano serrati i controlli della Polizia di Stato sui migranti irregolari, non legittimati a stazionare sul territorio nazionale e quindi passibili di espulsione. Attività che trae rinnovato vigore dalle nuove disposizioni del cd. Decreto Salvini, testo normativo che prevede regole più stringenti sia per la concessione dei permessi di soggiorno che per le procedure di espulsione.
Secondo le nuove disposizioni, gli stranieri irregolari privi di un documento di riconoscimento possono essere trattenuti nei Centri Per il Rimpatrio ben 180 giorni, a differenza dei 90 previsti in passato. Per eseguire un rimpatrio, infatti, lo straniero deve essere in possesso di un regolare documento di riconoscimento, emesso dal Consolato del suo Paese d’origine, necessario
per essere ammesso su un areo piuttosto che su una nave.
Proprio a uno di questi centri è stato condotto nei giorni scorsi A.J., cittadino nigeriano di 26 anni, identificato dagli agenti della Polizia Ferroviaria di Ventimiglia all’interno della stazione. Lo straniero si trovava sulla banchina, privo di alcun documento, probabilmente in attesa di un treno diretto in Francia nella speranza di eludere i controlli di frontiera. Gli agenti hanno contattato quindi l’Ufficio Immigrazione della Questura di Imperia che ha avviato la procedura espulsiva.
L’uomo, entrato illegalmente in Italia nel 2015 dalla frontiera marittima di Sassari, aveva cercato di ottenere lo status di rifugiato che però gli è stato negato l’anno successivo. Da quel momento ha fatto perdere le sue tracce, celandosi dietro svariati alias e andando ad incrementare le fila della criminalità diffusa. Ai fini del successivo rimpatrio in Nigeria, gli agenti della Questura di Imperia specializzati in scorte, lo hanno accompagnato all’aeroporto di Genova ove si imbarcavano su un volo
diretto a Trapani per il successivo accompagnamento al locale CPR.