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Ha atteso i vicini e ha aperto il fuoco. Un vero e proprio agguato a Caramagnetta

14 gennaio 2019 | 12:25
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Ha atteso i vicini e ha aperto il fuoco. Un vero e proprio agguato a Caramagnetta
Ha atteso i vicini e ha aperto il fuoco. Un vero e proprio agguato a Caramagnetta
Ha atteso i vicini e ha aperto il fuoco. Un vero e proprio agguato a Caramagnetta
Ha atteso i vicini e ha aperto il fuoco. Un vero e proprio agguato a Caramagnetta
Ha atteso i vicini e ha aperto il fuoco. Un vero e proprio agguato a Caramagnetta

Ferita la moglie di Pedone

Imperia. Ha atteso i vicini, i coniugi Pedone, a bordo della propria auto. Quando ha visto entrare nel vialetto la loro vettura, Domenico Ferraro, 63 anni, li ha speronati, poi è sceso dall’auto e ha sparato attraverso il finestrino: un colpo di pistola, che ha raggiunto Antonietta Calvo, 64 anni, moglie di Vito Pedone, a un braccio. A quel punto, il marito della donna, si è allontanato per mettersi in salvo. Ma Ferraro voleva colpire anche lui e ha esploso un altro colpo di pistola. La pistola, però, si è inceppata.

E’ questa la prima ricostruzione di quanto avvenuto stamani al civico 41 di via Pinea, nella frazione di Caramagnetta, a Imperia. Sul caso indaga la polizia. “La persona che ha sparato è scappata”, ha dichiarato il capo della Mobile Giuseppe Lodeserto, accorso sul posto per coordinare l’attività investigativa dei suoi uomini. L’aggressore non sarebbe armato: gli agenti hanno infatti già trovato, gettata a terra, l’arma con la quale ha sparato ai coniugi Pedone. L‘auto dell’aggressore, una Ford Fusion di colore blu, è stata rintracciata in piazza Roma a Imperia.

Il passato. Lo scorso 29 luglio, i dissidi tra il 63enne Ferraro, residente della zona, e il vicino erano sfociati un un atto di violenza. Il secondo in meno di un mese: già il due luglio, infatti, le due famiglie si erano affrontate.
Secondo una prima ricostruzione, il 63enne, già denunciato per lesioni, avrebbe cercato di sbarrare l’accesso con la propria vettura alla casa della figlia del 60enne Pedone, che stava sopraggiungendo in macchina. Al culmine della lite, Ferraro si sarebbe avvicinato, ancora in auto, al finestrino del rivale per ferirlo con un coltello.