Decreto Sicurezza, il sindaco Biancheri incalza: “Perché dovrebbe piacermi una legge che produrrà più clandestini?”
“Da uomo libero, mi riserverò sempre la facoltà di criticare scelte che ritengo nocive per i miei cittadini”
Sanremo. Decreto Sicurezza e sindaci ribelli. Nella Città dei Fiori incalza lo scontro tra il primo cittadino Alberto Biancheri e la coalizione di centrodestra del candidato sindaco Sergio Tommasini che, solo ieri, ha organizzato un incontro pubblico per criticare le parole spese nei giorni scorsi da Biancheri contro il cavallo di battaglia del ministro Salvini e rivendicare la bontà del provvedimento voluto dal Carroccio.
“Premesso che da uomo delle istituzioni applicherò sempre la legge, l’obiezione ad alcune parti del decreto sicurezza era semplice: perché dovrebbe piacermi una legge che secondo molte fonti autorevoli, tra cui prestigiosi centri di ricerca indipendenti, produrrà 120 mila clandestini in più nel Paese nei prossimi due anni?
Continua il sindaco nel suo comunicato ufficiale: “Perché non dovrei mostrare le mie perplessità se alle centinaia di migliaia di clandestini già presenti sul territorio se ne aggiungeranno altre centinaia di migliaia, vista anche l’incapacità del Governo di procedere alle espulsioni più volte promesse in campagna elettorale?
Se all’interno del pacchetto della legge vi sono sicuramente aspetti positivi, è altrettanto evidente che quell’aspetto è controverso e potenzialmente deleterio, poiché rischia di produrre effetti del tutto differenti rispetto a quelli ricercati. Nessuna pregiudiziale politica: è una perplessità tecnica, concreta, su risvolti estremamente pratici che interessano la vita dei cittadini e l’attività amministrativa dei sindaci, e su questo auspico possa esserci presto un incontro chiarificatore tra Anci e Governo.
Alle mie legittime perplessità, e dopo giorni di polemiche politiche gratuite, da uomo delle istituzioni mi sarei aspettato da parte di altre istituzioni, nelle persone di esponenti politici regionali e nazionali, una spiegazione tecnica, una contro argomentazione precisa sul punto, una rassicurazione. Non le sterili polemiche politiche di chi prova a tenere a galla certe campagne elettorali strumentalizzando senza mai rispondere nel merito”.